In una telefonata intercorsa tra il neo-eletto presidente degli Stati Uniti e il presidente russo Vladimir Putin, dove Joe Biden ha fortemente invitato il Cremlino a rilasciare l’attivista russo.
Il presidente degli USA ha espresso forte preoccupazione per l’avvelenamento dell’attivista Alexi Navalny, una delle personalità più critiche nei confronti del presidente russo, arrestato il 17 al ritorno a Mosca, dopo aver vissuto un periodo di decenza in Germania, dopo l’avvelenamento avvenuto lo scorso agosto.
La giornalista Jen Psaki, oggi portavoce della Casa Bianca ha spiegato come durante la telefonata c’è stato spazio anche per ribadire “il pieno sostegno di Washington verso l’Ucraina, vittima di un aggressione da parte della Russia.
Non una semplice telefonata conoscitiva per i due presidenti. Biden nella chiamata intercorsa ha più volte riportato in primo piano alcuni dossier e la mal gestione del Cremlino, soprattutto per quanto riguarda la detenzione dell’attivista russo Navalny.
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Le richieste avanzate da Biden
Biden ha cercato di sollevare anche la questione sul rinnovo del trattato New Start, firmato l’8 aprile del 2010, da Stati Uniti e Russia a Praga. Un trattato molto importante per la salvaguardia dell’equilibrio internazionale.
Il presidente degli Stati Uniti non si è tirato indietro nemmeno per quanto riguarda la spinosa faccende sulle interferenze da parte della Russia sulle elezioni americane e sui Cyberattacchi perpetrati da Mosca, come l’attacco hacker ai danni di SolarWinds, definito uno dei più grandi sabotaggi della storia contemporanea. Rimane ancora aperte la presunta faccenda dopo l’inchiesta del New York Times sulle presunte taglie messe dalla Russia sui militari americani impegnati in Afghanistan
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Il Cremlino si pronuncia favorevole ad attuare una “normalizzazione” delle relazioni tra le due super potenze. La difficoltà principale ruota attorno alla precedente relazione politica tra l’ex presidente Trump e Putin, un contesto certamente più disteso che lascia un nuovo impegnativo corso: rendere i rapporti tra i due stati “mite” anche con l’insediamento del democratico Biden. Il neo-presidente statunitense sta quindi cercando un nuovo equilibrio, apportando però una netta rottura tra i vecchi legami che Donald Trump aveva instaurato con il Cremlino. Cedendo il passo alla diplomazia che rientra in modo importante nell’agenda politica della Casa Bianca nella gestione dei rapporti internazionali.