Napoli-Spezia: Tabellino e Highlights – Allo stadio Diego Armando Maradona Napoli e Spezia si giocano l’ultimo posto rimasto libero per accedere alle semifinali di Coppa Italia. I liguri hanno battuto per 4-2 la Roma ai quarti, eliminando con merito i giallorossi, ma di fatto ribaltando i pronostici. I partenopei vengono invece da due sconfitte consecutive, la Supercoppa contro la Juventus e l’ultimo impegno di campionato contro l’Hellas Verona. Negli ultimi giorni tanti dubbi sul posto di Gattuso ma, a dispetto dei tanti nomi che si sono rincorsi per sostituirlo alla guida tecnica della squadra, il presidente Aurelio De Laurentiis ha decis alla fine di rinnovare la fiducia all’allenatore calabrese. Di certo il Napoli ora non può sbagliare, ma deve riprendersi già in questa partita, conquistando la qualificazione e la sfida con l’Atalanta di Gian Piero Gasperini nel penultimo atto del torneo (la semifinali saranno caratterizzate da andata e ritorno). Per Vincenzo Italiano tanto turnover, perché il tecnico dei liguri sa che i prossimi impegni in campionato sono troppo importanti ai fini della salvezza. Il pronostico sembra quindi abbastanza chiuso, ma dopo la sconfitta del 6 gennaio scorso, per giunta in superiorità numerica, i partenopei non possono permettersi ulteriori distrazioni. La partita tra le due squadre che giocano specularmente con il 4-3-3 comincia però a favore della squadra di casa, perché in una serie lunghissima di deviazioni e rimpalli, il portiere bianconero Krapikas non riesce a respingere il pallone lontano dall’area di rigore, ma Hysaj riesce a servire bene Koulibaly, che con eleganza tocca di tacco in gol. Molto libero il difensore senegalese, ma la rete del vantaggio resta di assoluto pregio. Decisamente da rivedere la difesa ligure, sorpresa dal gol di fatto a freddo.
Lo Spezia è costretto a reagire, ma nei primi minuti sembra quasi stordito. Come il Napoli perde palla, i giocatori di Gattuso riescono subito a recuperare palla, di fatto senza lasciar giocare gli avversari. Nell’arco di un quarto d’ora i partenopei su rimessa laterale riescono a sorprendere nuovamente la retroguardia avversaria, con Lozano che sul filo del fuorigioco, posizione giudicata poi regolare anche dal Var, scatta alle spalle dei difensori con ottimo tempismo e presentandosi di fronte a Krapikas non sbaglia, calciando forte sotto l’incrocio dei pali. Ottima anche l’intuizione di Demme nel voler lanciare subito il messicano direttamente dalla rimessa e di fatto da gioco fermo. Dopo neanche una decina di minuti lo Spezia non sembra aver trovato le contromisure all’attacco campano, perché Zielinski riesce a pescare Politano alle spalle della difesa ligure con un taglio sul quale l’estremo difensore lituano non riesce a intervenire. In netto anticipo l’esterno offensivo azzurro con un tocco leggero deposita in rete la palla del 3-0. In mezz’ora non sembra esserci stata partita, ma sicuramente Italiano proverà a fare qualcosa, almeno nella ripresa con qualche cambio. La sua squadra finora non sembra essere scesa in campo, senza arrivare mai dalle parti di Ospina. Unica eccezione un’accelerazione di Estevez, ma il tiro dell’argentino termina a lato della porta dei padroni di casa. In un’azione di contropiede il capitano Insigne proverà addirittura il pallonetto quasi da centrocampo, ma il pallone terminerà alto sul fondo, oltre la porta di Krapikas. Ci riproverà nel finale di tempo, ma il portiere bloccherà agevolmente il pallone tra le sue braccia. A neanche il 40′ del primo tempo, con un’altra grande azione il Napoli calerà anche il poker. Stop prezioso di Insigne che salta Ismajli, mandando a vuoto il difensore spezzino, assist a Elmas che da solo davanti alla porta non sbaglia. Di fatto è una situazione opposta a quella dell’ultimo scontro diretto in campionato, con i partenopei che tirarono in quell’occasione almeno trenta volte prima di trovare il gol, mentre questa sera con perfetto cinismo viaggiano sulla media di un gol ogni dieci minuti. Desolato Italiano in panchina, mentre Gattuso, pur soddisfatto, non rinuncia a spronare i suoi, come se la partita fosse bloccata sullo 0-0. Si va così negli spogliatoi su un risultato così tondo che lo Spezia ha davvero bisogno di un miracolo per provare anche solo a riaprire una partita che sembra di fatto già chiusa.
Per il secondo tempo il tecnico dello Spezia decide di effettuare addirittura tre cambi, nel tentativo di provare a dare la scossa alla squadra. Agudelo al posto di Galabinov, Sena al posto di Estevez, Bastoni al posto di Dell’Orco. Il Napoli risponde con un’unica sostituzione, inserendo Mertens al posto di Lozano nel ruolo di prima punta. Con il passare dei minuti si ha però la sensazione che la partita sia stata chiusa già prima dell’intervallo, perché lo Spezia non riesce mai ad arrivare al tiro, con Ospina spettatore non pagante, mentre il Napoli preferisce in questo momento gestire il largo vantaggio senza infierire sugli avversari. Dopo Mertens entrano in campo anche Lobotka e Osimhen, in modo tale che possano trovare minuti sulle gambe anche altri giocatori, soprattutto l’attaccante nigeriano, che rientra dopo un lungo stop per l’infortunio alla spalla e la successiva positività al Covid-19. Al 70′ squillo però dello Spezia, con Gyasi che segna il gol della bandiera freddando Ospina, ma gran parte del merito sul gol va ad Acampora, autore dell’assist, per la sua percussione. Ancora il centrocampista originario di Napoli, ma in forza allo Spezia si rivela decisivo per il secondo gol dei liguri, che riescono ad approfittare bene di un passaggio a vuoto della difesa partenopea per riaprire almeno virtualmente il match. Koulibaly stoppa male il pallone nella propria area di rigore e gli avversari riescono a sfruttare bene l’opportunità, anche aiutati da una deviazione al tiro di Manolas. Gattuso è furibondo. Il tecnico della formazione di casa, non voleva subire gol, invece ora si ritrova con la sua squadra che rischia di sbandare perché credeva di aver già vinto la partita. I bianconeri si sono così illuminati nello spazio di tre minuti. A questo punto Gattuso incoraggia i suoi a rialzare il baricentro, con il Napoli che prova a uscire dalla propria area di rigore e sfiora anche il quinto gol con un palo di Demme all’80’. Entrambe le difese sembrano distratte, con tutti gli schemi saltati, ma di fatto, pur con occasioni per entrambe, la partita termina sul 4-2 a favore dei padroni di casa. Un Napoli dai due volti. Dove nel primo i partenopei hanno dominato, nella seconda hanno rischiato di fare la frittata contro uno Spezia che stava trovando coraggio, ma quattro gol sarebbero stati comunque difficili, se non impossibili, da rimontare per chiunque.
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Reti: Koulibaly 5′, Lozano 20′, Politano 30′, Elmas 40′, Gyasi 70′, Acampora 73′
Napoli (4-3-3): Ospina, Mario Rui, Koulibaly, Manolas, Hysaj, Elmas (Osimhen 69′), Zielinski (Lobotka 69′), Demme, Insigne, Politano (Di Lorenzo 88′), Lozano (Mertens 46′, Bakayoko 88′).
Allenatore: Gennaro Gattuso
Spezia (4-3-3): Krapikas, Dell’Orco (Bastoni 46′), Ismajli, Terzi, Vignali (Ramos 74′), Acampora, Ricci, Estevez (Sena 46′), Gyasi (Farias 74′), Verde, Galabinov (Agudelo 46′).
Allenatore: Vincenzo Italiano
Arbitro: Francesco Forneau
Ammoniti: Lozano, Mario Rui
Espulsi: –
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