Vaccino ReiThera: un investimento da milioni di euro, sarà efficace?
Invitalia è l’agenzia pubblica diretta da Domenico Arcuri, la decisione di investire milioni di euro nel vaccino ReiThera è stata fatta su dati ancora preliminari e incerti sull’efficacia del prodotto.
L’Italia attualmente investirà circa 81 milioni di euro per un vaccino sperimentale contro il coronavirus, sviluppato dalla società ReiThera, la quale ha sede a Castel Romano in provincia di Roma.
Questa è un’iniziativa di InvItalia, l’agenzia pubblica per la gestione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese. In questi mesi sta svolgendo un ruolo chiave per quanto riguarda l’emergenza coronavirus.
Durante i primi esperimenti, il vaccino ha portato risultati incoraggianti, anche se mancano dei dati e delle informazioni più approfonditi e studiati nel dettaglio.
Vaccino ReiThera: come verrà svolto il finanziamento
Il finanziamento verrà regolato sotto una partecipazione del 30% da parte di Invitalia nel capitale della società ReiThera. Il resto dei 41,2 milioni saranno a fondo perduto, mentre 7,8 milioni saranno intesi come finanziamento agevolato.
Roberto Speranza, il Ministro della Salute, ha dichiarato questa operazione come una scelta giusta e importante. La maggior parte del finanziamento (80 milioni di euro) serviranno per sviluppare il vaccino, mentre il rimanente sarà utilizzato per l’ampliamento dello stabilimento sito a Castel Romano.
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Arcuri ha definito questo finanziamento come un accordo importante per ridurre la dipendenza dell’Italia ai vaccini sviluppati all’estero. Queste dichiarazioni hanno attirato diverse critiche per quanto riguarda le prime fasi di sperimentazione.
La prima critica è il livello di produzione elevato, difficilmente raggiungibile in così poco tempo. Sperare nella riuscita del progetto italiano per eliminare le mancanze estere, è stata vista come una scelta prematura, da parte degli esperti, proprio perché i principali produttori di vaccini si stanno attrezzando per potenziare la loro capacità produttiva.
Nel Luglio 2020 l’AIFA aveva certificato e autorizzato la sperimentazione del vaccino ReiThera. I risultati sono stati presentati il 5 Gennaio con molta enfasi.
Quest’ultimi tendevano a dimostrare sicurezza e valutare l’immunogenicità del prodotto, ovvero la capacità di stimolare il sistema immunitario producendo anticorpi contro il coronavirus.
Attualmente il vaccino può essere conservato a 8°C, l’azienda produttrice Reithera comunica che il prodotto riesce a stimolare il sistema immunitario nella prima somministrazione. Non è ancora chiaro se una dose sia sufficiente per coprire il ciclo infettivo del virus.
ReiThera vorrebbe produrre 100 milioni di dosi in un anno, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.