Lite in campo Lukaku – Ibrahimovic, la bufala razzista sui riti voodoo: perché il calciatore belga ha perso la testa.
“Vai a fare i riti voodoo, piccolo asino”, questa sarebbe la frase incriminata pronunciata ieri sera da Zlatan Ibrahimovic nei confronti di Romelu Lukaku, nei minuti finali del primo tempo di Inter – Milan. Non una frase detta a caso dallo svedese del Milan, che peraltro non è nuovo a provocazioni sul campo di gioco.
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Ci sono dei riferimenti ben precisi che hanno fatto sì che a Lukaku saltassero i nervi: quella che vorrebbe la madre del calciatore belga di origine congolese dedita ai riti voodoo è una vecchia bufala razzista che circola da diversi anni. Da quando cioè il bomber nerazzurro indossava ancora la maglia dell’Everton.
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La bufala dei riti voodoo della mamma di Lukaku: così Ibra ha provocato il belga
Quando il bomber belga accettò il trasferimento dall’Everton al Manchester United, infatti, il “quasi” presidente della sua squadra dell’epoca, Farhad Moshiri, sostenne la tesi che a convincere Lukaku sarebbe stata la madre. Questa, secondo la tesi, avrebbe fatto un pellegrinaggio in Africa, partecipando a dei riti voodoo che “consigliavano” all’attaccante di trasferirsi al Chelsea o in alternativa al Manchester United. In questi anni, come sottolineato, il calciatore nerazzurro ha sempre smentito questa versione dei fatti legata a stereotipi ancestrali e irrazionali, in cui la componente razzista non è nemmeno troppo velata.
Appare infatti evidente che a 24 anni, dopo quattro stagioni incredibili all’Everton, con 87 gol in 166 apparizioni ufficiali, Romelu Lukaku cercasse solo una squadra più blasonata. Per Moshiri non era così: per l’uomo d’affari l’attaccante stava rifiutando una grossa somma di denaro perché convinto dalla madre, che aveva fatto questa esperienza mistica. Non solo: i legali di Lukaku all’epoca dei fatti sottolinearono che il calciatore “è molto cattolico e il voodoo non fa parte della sua vita o delle sue convinzioni”. Un’opinione priva di fondamento, quella dei riti voodoo, che intanto è diventata vulgata popolare. Una pericolosa bufala che ieri Ibrahimovic ha tirato fuori sul campo di gioco, per provocare l’attaccante belga. Che di solito correttissimo, ha perso la testa.