26 gennaio 2020 – 26 gennaio 2021, un anno esatto dalla morte di Kobe Bryant e sua figlia Gianna, vi raccontiamo cinque curiosità sulla parabola umana del più grande campione NBA mai esistito.
Alle 9:47 del 26 gennaio 2020, un anno oggi, un boato squarciò il cielo di Calabasas piccolo centro della Contea di Los Angeles. Si trattava di un elicottero, un Sikorsky S-76B, partito alle 9:06 dall’aeroporto della Contea di Orange-John Wayne, ed esploso dopo una collisione dovuta alla fitta nebbia. A bordo nove persone tra cui il campione dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant e sua figlia Gianna. Trovarono tutte le morte. Finiva la storia ed iniziava la leggenda. Ecco cinque curiosità sulla parabola umana del più grande campione di NBA mai esistito.
Un anno dalla morte di Kobe Bryant: cinque curiosità sulla vita del Campione
Il nome – Kobe Bryant era nato a Philadelphia il 23 agosto 1978. Alcuni giorni prima della sua venuta al Mondo Mamma Pam Cox e Papà Joe stavano cenando in un ristorante della città della Pennsylvania. Il ristorante si chiamava Kobe, importante città del Giappone. Si trovarono molto bene e, non avendo ancora deciso il nome del bambino in arrivo, optarono appunto per Kobe.
L’Italia – Kobe Bryant ha vissuto in Italia parte dell’infanzia e dell’adolescenza. Approdò a Rieti nell’estate del 1984 al seguito di papà Joe discreto cestista NBA in cerca di fortuna nel Vecchio Contenente. Dal 1984 al 1991 la famiglia Bryant girò il Belpaese da Rieti a Reggio Calabria, da Pistoia a Reggio Emilia. Il futuro campione dei Lakers ha fatto quindi in Italia tutto il ciclo delle elementari e i primi due anni delle scuole medie.
Il Calcio – Oltre al Basket Kobe Bryant, come tutti gli adolescenti italiani adorava il calcio. Era tifosissimo del Milan di cui vide la nascita e la crescita dell’epopea rossonera di Berlusconi, Arrigo Sacchi, Fabio Capello e gli olandesi Ruud Gullit, Frank Rijkaard e Marco Van Basten di cui aveva il poster in camera.
Due numeri di maglia ritirati – Kobe Bryant ha vissuto tutta la sua carriera con la maglia dei Los Angeles Lakers. Scelto al Draft del 1996, direttamente dal college, ha disputato venti stagioni in gialloviola vincendo cinque volte l’NBA (2000, 2001, 2002, 2009, 2010). Per numeri e titoli è di fatto il più grande campione della Storia dei Lakers che lo hanno voluto omaggiare ritirando per sempre i numeri 8 e 24, i suoi due numeri di maglia. Caso unico in tutta l’NBA.
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Michael Jordan – Prima di Kobe il più grande campione dell’NBA era unanimemente MJ. Con l’avvento di Bryant le cose sono cambiate. Kobe ha superato il campione dei Chicago Bulls sia nella classifica dei punti, 33643 contro 32292 che in quella degli assist 6306 contro 5633. Il 17 dicembre 1996 quando durante Lakers-Bulls Bryant incrociò per la prima volta Jordan si presentò con un simpatico: “Posso farti il culo in uno contro uno. Buona partita”. Quella volta finì 129 a 123 per MJ per il resto Kobe ha mantenuto la promessa. Su tutto.