Inter-Milan: Tabellino e Highlights – Il derby tra Milan e Inter vale un posto in semifinale di Coppa Italia. Un treno da non perdere, ma le destinazioni della corsa delle squadre milanesi si concentra maggiormente sul campionato, dove entrambe hanno avuto una battuta d’arresto nell’ultimo turno (il Milan ha perso in casa con l’Atalanta, l’Inter è stata fermata dall’Udinese alla Dacia Arena con il risultato di 0-0). A pochi giorni dell’inizio del girone di ritorno di Serie A, con parziale turnover nerazzurri e rossoneri si giocano così in novanta minuti la possibilità di continuare a inseguire uno dei trofei ancora in palio della stagione, con all’orizzonte una semifinale che potrebbe vedere una doppia sfida con la Juventus, con i bianconeri che giocheranno da favoriti il quarto di finale contro la Spal, squadra che milita attualmente in Serie B. Conte schiera come titolari Perisic, Darmian e Kolarov, al posto di Young, Hakimi e Bastoni. Pioli punta su Meité dal primo minuto in mediana con Kessie e dalot terzino destro al posto di Calabria. Per il resto la formazione del diavolo è quelle titolare, ad eccezione del portiere Tatarusanu, che gioca al posto dello squalificato Donnarumma. La partita non ha un gran ritmo, ma l’Inter sembra proporsi con maggiore convinzione in avanti, costringendo nei primi minuti con Sanchez il difensore rossonero Kjaer a prendersi subito un’ammonizione. Il cileno in particolare nella prima frazione di gioco si fa vedere di più rispetto a Lukaku, mentre il Milan fa più fatica a salire e alzare il baricentro. Già al 20′ il difensore danese di Pioli rimedia anche un guaio muscolare che lo costringe presto alla sostituzione. Può fare così il suo esordio nel derby l’ex Chelsea Fikayo Tomori, che non giocava da tanto tempo, ma è pronto a fare il suo in questa partita. Anche se non si presenta molto dalle parti di Handanovic, la formazione rossonera riesce però a coprire bene nel suo complesso, con Tatarusanu che si fa trovare attento in più occasioni, respingendo le conclusioni degli avversari. In un caso su Lukaku, in un altro è la difesa ad avere salvato il suo portiere, coprendo la porta da una conclusione di testa di Sanchez da distanza ravvicinata.
Il Milan non attacca con la costanza dell’Inter, ma sa essere più cinico alla prima occasione utile. Dopo aver neutralizzato in tutto il primo tempo Lukaku con una marcatura quasi perfetta di Romagnoli, sulla scia di un’azione cominciata con un calcio d’angolo, Meité riesce ad appoggiare il pallone a Ibrahimovic di testa al limite dell’area di rigore. L’attaccante svedese si aggiusta il pallone e calcia con un leggero ritardo, ma mandando fuori tempo la difesa nerazzurra. Come un colpo di biliardo la palla bacia il secondo palo interno e con una conclusione incrociata il centravanti porta in vantaggio i suoi al 31′. Gli uomini di Conte prova così a reagire, ma dopo quasi quaranta minuti corretti, l’ennesimo contrasto tra Romagnoli e Lukaku accende all’improvviso le scintille in campo, con una brutta scena di reciproche provocazioni tra Ibrahimovic e il belga. Non si amavano dai tempi del Manchester United, ma il faccia a faccia minaccioso fra i due, che non se le vengono a dire, costringe Valeri ad ammonire entrambi. Gli animi non sembrano però spegnersi neanche sul finale della prima frazione di gioco, con i due attaccanti che continuano a minacciarsi mentre escono dal campo di gioco.
Per il secondo tempo Conte decide di inserire subito Hakimi al posto di Darmian, in modo da dare maggiori opportunità alla manovra offensiva nerazzurra e pericolosità in attacco. Nessun cambio invece per il Milan da parte di Pioli. L’Inter cerca così di recuperare subito lo svantaggio nel punteggio, ma la prima occasione, punizione di Kolarov, viene alzata in angolo da Tatarusanu. Poco dopo, deviazione simile per il portiere rossonero impedirà ancora una volta a Sanchez di segnare e ai nerazzurri di pareggiare. Anche Lukaku ha un’opportunità per pareggiare, ma Tomori in questo casa anticipa bene l’attaccante, impedendogli di deviare il pallone in rete a pochi metri dalla porta. Al 58′ il Milan rimane però in dieci, perché con un’uscita palla al piede il terzino serbo ex Roma costringe Ibrahimovic a un intervento da dietro che costa allo svedese il secondo giallo. Nessuna protesta da parte della panchina rossonera, con Pioli che sostituisce rapidamente Brahim Diaz per inserire Ante Rebic. Con la superiorità numerica l’Inter riesce a fare maggiormente gioco, manovrando l’azione costantemente nella metà campo avversaria. Il diavolo in difesa sembra tenere, pur soffrendo.
Solo al 70′ i nerazzurri riescono a trovare un’opportunità invitante per l’1-1, nonostante i ripetuti tentativi precedenti. Barella viene atterrato in area da Leao, ma l’arbitro Valeri non fischia. Hakimi poco dopo ferma addirittura l’azione mettendo la palla fuori, per favorire il check del Var. Il rigore viene riconfermato dalla moviola e il direttore di gara ribalta così la propria decisione. Dal dischetto Lukaku non sbaglia, calciando forte sotto la traversa. Con l’uomo in più e il pareggio ritrovato i nerazzurri continuano ad attaccare, con il Milan che non riesce più a uscire dalla propria metà campo, ma la difesa continua a giocare una partita di abnegazione e grande sacrificio davanti a Tatarusanu. Per dare maggiore brillantezza in avanti, Conte inserisce anche Lautaro Martinez, facendolo subentrare a Perisic, con il croato che non prende bene la sostituzione, lamentandosene con il proprio allenatore. Al 75′ un episodio che non si vede molto spesso sui campi di calcio, perché l’arbitro Valeri ha un problema fisico, forse uno stiramento, che obbliga Chiffi a dirigere la gara al suo posto entrando in campo muscolarmente a freddo. Nell’ultima parte della seconda frazione di gioco la difesa del Milan deve superarsi, soprattutto con il suo portiere Tatarusanu, che si oppone tanto alle conclusioni del subentrato Lautaro, quanto a quelle di Lukaku. Con tutto il tempo perso, prima di rischiare possibili tempi supplementari, l’arbitro Chiffi comanda dieci minuti di recupero. Quanto basta per l’Inter, che ha di fatto piantato le tende nell’area di rigore milanista. Christian Eriksen, subentrato dall’88’ a Brozovic, uno dei giocatori di maggior tecnica della panchina di Conte e che poco lo ha impiegato il tecnico nel corso della prima parte di stagione, al 97′ riesce però a battere una punizione dal limite in modo perfetto, proprio come le sue caratteristiche richiederebbero. Un gol preziosissimo e pesantissimo, perché sarà con questo che l’Inter chiuderà i conti con un 2-1 che vale il passaggio del turno in semifinale, senza che il Milan sia in grado di reagire negli ultimi tre minuti di gioco rimasti, oltretutto in inferiorità numerica.
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Reti: Ibrahimovic 31′, Lukaku 71′, Eriksen 97′
Inter (3-5-2): Handanovic, Kolarov (Young 92′), De Vrij, Skriniar, Perisic (Martinez 67′), Vidal, Brozovic (Eriksen 88′), Barella, Darmian (Hakimi 46′), Sanchez, Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Hernandez, Romagnoli, Kjaer (Tomori 20′), Dalot, Kessie, Meité, Leao (Krunic 85′), Diaz (Rebic 60′), Saelemaekers (Castillejo 85′), Ibrahimovic.
Allenatore: Stefano Pioli
Arbitro: Paolo Valeri (Chiffi 75′)
Ammoniti: Kjaer, Lukaku, Ibrahimovic, Brozovic, Rebic, Kessie, Hakimi
Espulsi: Ibrahimovic
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