Secondo il sottosegretario di Stato alla Salute Sandra Zampa occorre regolamentare l’accesso agli smartphone dei bambini, fissando limiti precisi.
Il caso della bambina di 10 anni morta a Palermo partecipando a una challenge in voga su TikTok ha aperto il dibattito sui pericoli dei social per i più piccoli. Per evitare che si verifichino in futuro altre tragedie simili, si cercano soluzioni che possano salvaguardare la sicurezza dei bambini. Il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, intervistata da Il Giorno, ha espresso il suo pensiero in merito a nuove eventuali regole da istituire per la prevenzione.
“Serve subito un tavolo guidato dalla presidenza del Consiglio – ha sottolineato – che coinvolga la garante nazionale dell’infanzia, il garante della privacy, l’autorità delle telecomunicazioni, i pediatri, gli psicologi, i neuropsichiatri, gli insegnanti, i genitori, la polizia postale e le aziende tecnologiche”.
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No agli smartphone per gli under 14: le parole del sottosegretario Zampa
Sandra Zampa ha spiegato che occorre decidere non solo l’età per possedere uno smartphone, ma bisogna anche imporre divieti, controlli e sanzioni alle aziende che producono contenuti pericolosi. Il sottosegretario di Stato si è detta favorevole a vietare per legge l’uso del telefonino a tutti gli under 14, come proposto dal senatore Andrea Cangini.
“È insensato che per guidare l’auto serva la patente e che per usare il cellulare non ci siano limiti in base all’età”, ha fatto notare Zampa, ricordando che gli smartphone possono essere pericolosi quanto le automobili. “Bisogna fare distinzioni nella possibilità di utilizzo con l’età evolutiva dei ragazzi – ha aggiunto – Vanno limitate la connessione e certe app”.
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Il sottosegretario alla Salute ha evidenziato che adulti e istituzioni non sono ancora riusciti a entrare “in questo piccolo mondo e quindi i più piccoli non sono tutelati”. La proposta di Sandra Zampa è di imporre l’obbligo di presentazione di un documento d’identità nel momento dell’iscrizione ai vari social, collegando il profilo all’identità digitale Spid. Secondo il sottosegretario è fondamentale istruire i giovani con il codice penale in materia, per renderli consapevoli dei rischi in caso di violazione della legge.