Chi è Sami Modiano: “Non si può cancellare tutto quello che ho visto, i miei occhi hanno visto cose orrende che voi altri non potete mai e poi mai immaginare”.
Giorno 27 ricorrerà il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. Istituita dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. Tra coloro che hanno sofferto quell’orrore c’è Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti.
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Sami Modiano è un deportato ebreo italiano, un superstite dell’Olocausto, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Oggi è uno dei pochi testimoni sopravvissuti a quella terribile pagina di storia che è l’Olocausto. Una sopravvivenza durata cinque mesi – un dolore che Sami ha portato con sé per tutta la vita.
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La testimonianza di Sami Modiano: sopravvissuto all’orrore dell’Olocausto, non ha mai dimenticato
“Perché io?” questa è la domanda che Sami Modiano ha ripetuto a se stesso per anni, dopo la liberazione. Come ha lui stesso dichiarato ai microfoni di Soul, intervistato da Monica Mondo per l’emittente Tv2000 “io subito dopo la liberazione cercavo la risposta a questo perché – e mi sono buttato a capofitto sul lavoro, per cancellare. Ma non si può cancellare tutto quello che ho visto, i miei occhi hanno visto cose orrende che voi altri non potete mai e poi mai immaginare…ho trovato la risposta nei ragazzi”.
Per decenni Sami Modiano ha rifiutato categoricamente la via della testimonianza, cercando di cancellare quel tormento che riportava alla mente quei terribili ricordi che i suoi occhi hanno catturato da bambino.
Sami Modiano nasce nel 1930 nell’isola greca di Rodi, in quegli anni provincia italiana. E fu proprio dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938 che la sua vita cambiò per sempre, e alla terza elementare fu improvvisamente espulso dalla scuola, a causa di quelle leggi. Fu deportato nel 1944, all’età di 14 anni, insieme al padre e alla sorella, che perderanno la vita poco dopo nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau.
Il ritorno ad Auschwitz
Rivedrà nuovamente quel campo di concentramento, solo nel 2005, dopo la spinta da parte di un altro sopravvissuto all’Olocausto, Piero Terracina, amico di Sami. In quel campo, come racconta lo stesso Modiano, scatterà quella molla che lo porterà a fare della sua storia una fonte di testimonianza per le nuove generazioni, mettendosi al servizio dei ragazzi che oggi accompagna nei “viaggi della memoria”, gli stessi ragazzi che lui chiama “i miei nipotini”.
Nel 2014 Modiano ha pubblicato il suo primo libro “Per questo ho vissuto”, edito Rizzoli, dove l’autore racconta il suo vissuto e la sua permanenza per ben cinque mesi all’interno del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.