Stasera sul NOVE in onda l’intervista di Selvaggia Lucarelli ad Antonio Ciontoli accusato dell’omicidio di Marco Vannini.
Andrà in onda stasera l’intervista esclusiva realizzata da Selvaggia Lucarelli ad Antonio Ciontoli, l’uomo condannato in appello per l’omicidio di Marco Vannini. L’intervista andrà in onda alle 21.25 sul NOVE nel format Ultima Difesa.
La vicenda giudiziaria di Ciontoli
Era la notte tra il 17 e il 18 Maggio 2015 quando Marco Vannini perse la vita con un letale colpo di arma da fuoco. Vannini nel momento del delitto si trovava a casa della fidanzata Martina, figlia di Ciontoli. L’uomo è stato condannato dalla Corte d’Appello di Roma a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale. Condannati per concorso anomalo in omicidio volontario anche gli altri membri della famiglia, ovvero al moglie di Ciontoli, Martina e Federico, i figli.
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La famiglia ha deciso di cambiare avvocato e ricorrere alla Corte di Cassazione, sia per quanto riguarda la condanna di Ciontoli che per quella inerente il resto della famiglia. Secondo quanto dichiarato dalla famiglia, il colpo dell’arma da fuoco sarebbe partito per sbaglio e il tempestivo soccorso a Vannini sarebbe mancato poichè i presenti non avevano compreso la reale gravità del danno provocato al giovane.
Le critiche all’intervista
Mentre la giustizia fa il suo corso, la famiglia accusata fa i conti con la risonanza mediatica del triste episodio. A dar voce a Ciontoli, la giornalista Selvaggia Lucarelli, in un’intervista di 90 minuti prodotta dalla Loft produzioni per Discovery Italia. L’iniziativa di intervistare e mandare in onda l’accusato è stata aspramente critica nel mondo dei social. La stessa madre di Vannini, Marina Conte, ha definito l’idea di un confronto tra lei e Ciontoli “Un’indecenza”.
Secondo quanto riportato da UrbanPost la Lucarelli in merito ha dichiarato «Rispetto il dolore di Marina e di Valerio. Questa idea della possibilità di un confronto in televisione è nata da Ciontoli in maniera del tutto pacifica. Lui desidererebbe avere la possibilità di chiedere loro perdono; con me ha ribadito di avere anche in passato più volte chiesto perdono, ma che gli sia stato sempre negato ogni tipo di contatto, soprattutto a sua figlia».