Bolzano, coniugi scomparsi. La figlia pretende la verità “qualsiasi essa sia”. E spunta l’ipotesi dell’avvelenamento
Ancora tanti dubbi e poche certezze, almeno per quelle che sono state fatte trapelate dalla Procura e dai carabinieri che indagano sulla scomparsa di Peter Neumair e Laura Perselli, marito e moglie, avvenuta a Bolzano lo scorso 4 gennaio.
Tra le poche certezza il ritrovamento di una giacca uguale a quella che indossava l’uomo e un buco di quaranta minuti nella cellula telefonica dell’unico indagato, il figlio trentenne Benno. Sono gravi le accuse a suo carico, omicidio ed occultamento di cadavere.
Ieri hanno sorpreso le dichiarazioni dei familiari che si aspettavano l’iscrizione nel registro degli indagati di Benno. Oggi anche la sorella, Madè, ha parlato: “Voglio assolutamente sapere la verità, qualsiasi essa sia” ha dichiarato la 26enne ad Alto Adige
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Coniugi scomparsi a Bolzano, la figlia: “Voglio la verità”
Peter e Laura: L’inviato di #chilhavisto in diretta sulla stradina che dal ponte di Vadena permette di accedere facilmente all’Adige, segnalata da uno spettatore. #Bolzano pic.twitter.com/Np1pnPBOXy
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) January 20, 2021
La famiglia respinge però il modo cui si sta trattando l’indagato (a piede libero), come se fosse già colpevole. Insegnante di matematica e amante del Fitness, alcuni genitori hanno chiesto la sua sospensione dalla scuola.
Per quanto riguarda l’ormai famoso “buco” di quaranta minuti nel telefono del ragazzo, ha spiegato che è dovuto al fatto che la sera della scomparsa dei genitori era andato al laghetto dei pescatori per rilassarsi e per tale motivo spense lo smartphone. Nelle ultime ore è spuntata anche un’altra pista che porterebbe all’avvelenamento dei due.
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Nello stesso lasso di tempo si spengono anche i cellulari dei genitori. Il ragazzo avrebbe comunque un alibi ma le telecamere che potrebbero confermare non possono aiutarlo. Dopo un danneggiamento causato da un furto qualche mese fa, l’impianto non è mai stato più ripristinato.