Ti sento di Pierluigi Diaco non va come sperava la Rai nonostante prima fosse collegate due milioni e mezzo di persone
La Rai si aspettava probabilmente qualcosa in più da Pierluigi Diaco e del suo nuovo programma Ti sento. Eppure fin quando è andato in onda Io e te in estate gli ascolti non erano mali. È vero che veniva trasmesso in una fascia oraria totalmente diversa ma ieri per la prima puntata c’era stato anche il traino del sempre amato calcio.
Pierluigi Diaco è infatti andato in onda dopo la gara di Coppa Italia Roma-Spezia con tanto di supplementari. Il match è terminato con il 14% di share e quasi 2 milioni e mezzo di telespettatori. Il risultato di Diaco, invece, è stato appena del 3,83%, neanche 350mila persone a seguire la nuova avventura del conduttore.
A proposito di calcio, neanche la presenza del Commissario Tecnico della Nazionale di calcio maschile Roberto Mancini è riuscita a tenere incollati i telespettatori. Certamente l’orario poco comodo e il prolungamento della gara ha influenzato, ma il dato auditel è davvero basso e può essere un campanello d’allarme per l’azienda.
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Ti sento, come si svolgono le interviste di Diaco
Ma il punto fondamentale resta il traino della partita. Quando cominciano i programmi è positivo che quelli precedenti siano stati seguiti in modo da poter sfruttare una buona fetta di telespettatori. Passare dal 14% al 3% è davvero un risultato disastroso.
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Come Io e te, Diaco intervista personaggi noti dello spettacolo, dello sport e di altri ambiti. Ma in questo nuovo programma il fattore sensoriale sarà essenziale. Come si intuisce dal nome del programma, ci sarà un’esperienza sonora: da lì partirà il racconto dell’intervistato, dal ricordo che suggerisce quella determinata esperienza del sensoriale-sonora.