Juventus-Napoli: Tabellino e Highlights – Al Mapei Stadium di Reggio Emilia Juventus e Napoli si contendono la Supercoppa Italiana, primo trofeo della stagione. Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso siedono sulle panchine rivali e si affrontano per la prima volta da allenatori dopo anni trascorsi insieme al Milan da calciatori. I bianconeri vengono dalla cocente sconfitta in campionato contro l’Inter, mentre i partenopei avevano superato la Fiorentina con il rotondo risultato di 6-0. Pirlo opta per il 4-4-2, proprio come contro i nerazzurri, ma schierando dal primo minuto McKennie, Kulusevski e Cuadrado, appena rientrato dalla convalescenza dal Covid-19, dopo la negatività del pomeriggio. Gattuso schiera i suoi uomini più in forma con Demme al posto di Fabian Ruiz, fermato invece proprio dal Coronavirus. Gli esiti del test del centrocampista spagnolo erano stati resi noto proprio alla mezzanotte precedente alla sfida di Serie A con i viola. Per Ringhio confermato Petagna davanti a Insigne, Zielinski e Lozano, che dovrà affrontare la coppia difensiva bianconera formata dai veterani Chiellini e Bonucci. Entrambe le squadre provano a giocare e a prendere l’iniziativa, ma i ritmi sono blandi e non ci sono particolari occasioni da rete fino a quando al 28′ Szczesny non è costretto a un intervento miracoloso su un colpo di testa ravvicinato di Lozano in area. Nei minuti precedenti la Juventus più vivace dei partenopei nella manovra offensiva, ma la Vecchia Signora non riesce a incidere senza una punta di ruolo in avanti. I tentativi di Ronaldo, molto partecipe in ogni azione dei bianconeri, Cuadrado e Kulusevski si infrangono senza successo sulla precisa copertura di Manolas e Koulibaly. Il Napoli ha il baricentro più basso ed è più raccolto degli avversari, giocando spesso tutto dietro la linea del pallone, ma riesce a ripartire in contropiede ogniqualvolta che se ne presenta l’occasione. Un calcio di punizione di Insigne dal limite dell’area di rigore juventina termina invece comodamente tra le braccia del portiere polacco. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione di gioco Ronaldo prova a tirare un paio di volte verso la porta di Ospina, ma sempre dalla lunga distanza e con la difesa campana schierata. La palla termina sempre inevitabilmente sul fondo. Si va così negli spogliatoi con le porte inviolate. Nel corso dei primi quarantacinque minuti hanno avuto decisamente meglio le difese rispetto ai reparti offensivi di entrambe le squadre.
Per il secondo tempo Pirlo decide di effettuare subito un cambio, inserendo Bernardeschi al posto di uno spento Chiesa. Il ritmo della partita sembra ben diverso, perché nell’arco di due minuti sia la Juventus, sia il Napoli, hanno un paio di chance per andare in vantaggio, più di quanto non ne avessero avute nella prima frazione di gioco. Bernardeschi appena entrato si fa negare il gol da un intervento di Ospina sulla linea di porta. Lozano calcia sull’esterno della rete dopo un destro ravvicinato che aveva anticipato ogni intervento della difesa bianconera.
Il risultato però non cambia, se non al 64′, quando è Ronaldo ad accendere il match. Su un calcio d’angolo una disattenzione della difesa partenopea permette al portoghese ben piazzato in area di concludere da distanza ravvicinata, rendendo impossibile l’intervento di Ospina. Per il fenomeno di Funchal sono 84 i gol con la Juventus e 766 in tutta la sua carriera. A questo punto anche Gennaro Gattuso è costretto a fare almeno un cambio per dare la scossa alla sua squadra. Subito dopo lo svantaggio il tecnico del Napoli decide di schierare di cambiare favorendo il 4-1-4-1 con l’inserimento di Elmas al posto di Bakayoko, tentando di fatto il tutto per tutto e provando ad alzare il baricentro dell’undici partenopeo. Da questo momento però il Napoli paradossalmente farà sempre più fatica a ripartire, risultando sempre più schiacciato dietro con il passare dei minuti. Con il gol del vantaggio gli uomini di Pirlo giocano con la mente più leggera e riescono a trovare maggiore fluidità nel gioco, pressando anche con maggiore determinazione gli avversari. in difficoltà soprattutto Manolas, sempre più in affanno nel chiudere giocatori dinamici come l’americano McKennie. Per provare a dare maggiore corsa in avanti Gattuso allora inserisce Mertens al posto di Petagna, per quanto l’attaccante belga non sia al meglio. Il Napoli però riesce anche a procurarsi la sua occasione con un rigore concesso da Valeri al 78′ dopo il controllo del var per un contrasto tra Mertens e McKennie. L’attaccante del Napoli riesce infatti ad anticipare l’americano in area, che non riesce quindi a evitare di toccarlo nel tentativo di rinviare il pallone. Dal dischetto degli undici metri il capitano Insigne sbaglia però clamorosamente, calciando fuori dallo specchio della porta di Szczesny, con il portiere della Juventus che non ha neanche bisogno di parare. A questo punto Pirlo per rialzare il baricentro dei bianconeri decide di inserire Alvaro Morata al posto di un esausto Kulusevski. Per il centrocampo dentro Rabiot al posto di Bentancur. Gattuso invece, nel tentativo di dare il tutto per tutto negli ultimi minuti e acciuffare il pareggio, inserisce Llorente e politano al posto di Mario Rui e Demme, di fatto giocando con giocatori solo offensivi in campo. Non sembra essere però serata per i partenopei, perché la Juventus rimane in controllo del risultato e gli attaccanti del Napoli non riescono a incidere come vorrebbe il loro tecnico. Anche Szczesny con un ottimo intervento nel recupero si oppone nuovamente al tentativo di pareggio degli avversari. Nel finale è Morata a regalare il raddoppio ai bianconeri e a chiudere la partita proprio all’ultimo minuto del tempo addizionale. Il tempo rimasto fugge via veloce e arriva il triplice fischio, così che la Juventus può alzare la Supercoppa, primo trofeo della stagione che male non farà al morale dei bianconeri in un momento non particolarmente positivo per la squadra di Pirlo. Primo titolo da allenatore anche per l’ex centrocampista.
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Reti: Ronaldo 64′, Morata 96′
Juventus (4-4-2): Szczesny, Danilo, Chiellini, Bonucci, Cuadrado, McKennie, Arthur, Bentancur (Rabiot 84′), Chiesa (Bernardeschi 46′), Kulusevski (Morata 84′), Ronaldo.
Allenatore: Andrea Pirlo
Napoli (4-2-3-1): Ospina, Mario Rui (Llorente 85′), Koulibaly, Manolas, Di Lorenzo, Bakayoko (Elmas 67′), Demme (Politano 84′), Insigne, Zielinski, Lozano, Petagna (Mertens 72′).
Allenatore: Gennaro Gattuso
Arbitro: Paolo Valeri
Ammoniti: Ronaldo, Zielinski
Espulsi: –
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