Crisi di Governo, il vero motivo dell’addio di Renata Polverini a Forza Italia

L’ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in maniera inattesa e clamorosa ha abbandonato Forza Italia per sostenere il Governo M5S – PD guidato da Giuseppe Conte ed evitare la crisi di governo, ma la scelta sembra essere dettata più da ragioni di cuore che da ragioni politiche, dietro la scelta della parlamentare la liason con Luca Lotti. I dettagli

Crisi di Governo Polverini Lotti

Dopo quasi 40 anni di militanza ininterrotta nella destra politica e sociale passando dalla CISNAL, lo storico sindacato del Movimento Sociale Italiano, alla guida dell’UGL dalla presidenza della Regione Lazio allo scranno di parlamentare di Forza Italia, Renata Polverini è clamorosamente approdata al centrosinistra.

E’ accaduto ieri durante la votazione per la fiducia al Governo Conte alla Camera dei Deputati quando la Polverini, in dissenso con il partito nel quale è stata eletta prima presidente del Lazio e poi parlamentare, ha votato a favore del governo sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico, gli acerrimi avversari.

Subito dopo Renata Polverini si è dimessa da Forza Italia passando al gruppo misto. Una scelta strana sofferta, forse singolare ma costituzionalmente legittima. Singolari quelli politici, almeno stando a quanto riporta il popolare sito Dagospia.

Secondo il sito di informazione Renata Polverini sarebbe stata convinta dal deputato del Partito Democratico Luca Lotti, ex braccio destro di Matteo Renzi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dal 2014 al 2016 e Ministro dello Sport dal 2016 al 2018.

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Ma la vicenda clamorosa è che la pressione di Lotti sia avvenuta anche sul piano personale oltre che su quello politico. Sempre stando a quanto scrive Dagospia, Renata Polverini e Luca Lotti, nonostante una importante differenza di età, venti anni esatti, stanno vivendo una relazione e questo fattore sarebbe risultato decisivo. Lo stesso fattore che alla nascita di Italia Viva aveva spinto la Polverini a considerare il passaggio nelle file renziane, passaggio poi bloccato dallo stesso Lotti che non ha mai visto di buon occhio la nascita del “partitino” dello storico amico e collega.

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