Ospite di “Non è l’Arena”, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha raccontato la sua verità sulla crisi di governo, rivelando alcuni aneddoti.
Matteo Renzi, dopo aver causato lo strappo all’interno della maggioranza al governo, è intervenuto a “Non è l’Arena”, il talk domenicale in onda su La7, per spiegare le sue ragioni. Ad un certo punto dell’intervista, Massimo Giletti ha fatto notare al leader di Italia Viva che in realtà avrebbe avuto l’occasione di far mancare i numeri in Parlamento già nei mesi scorsi.
“Perché non ha aperto la crisi su Bonafede in merito alla scarcerazione dei mafiosi?”, gli ha chiesto il giornalista. “Mi sto ancora mangiando le mani, lo dico con molta sincerità”, ha risposto Renzi, sottolineando di aver fatto prevalere in quell’occasione il bisogno di tenere tutti insieme dentro la maggioranza. “È la dimostrazione – ha specificato – che non ce l’ho con Conte e che ne abbiamo fatto mille prima di rompere”.
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L’ex rottamatore ha raccontato che a spingere le ministre di Italia Viva a ritirarsi e ad aprire la crisi nell’esecutivo sono stati i problemi legati alla bozza del Recovery Plan. Renzi ha voluto infatti evidenziare che la sua non è stata una questione personale: “Non sono io che sto rischiando l’osso del collo, sta rischiando l’Italia”.
Secondo il senatore occorrono garanzie prima di spendere i circa 300 miliardi di euro dell’Ue. “O li spendi ora o non li spendi più. Adesso si gioca il futuro dei prossimi vent’anni. Se non li investiamo bene, i nostri figli e i nostri nipoti pagheranno per anni, anni e anni”, ha sottolineato. L’accusa ad alcuni esponenti del governo è di non aver nemmeno letto la bozza del piano. “Dopo mesi di richieste, a dicembre l’abbiamo fatta modificare ma non a sufficienza – ha spiegato Renzi – è una vergogna non studiare i documenti”.
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Il leader di Italia Viva ha voluto specificare di aver avuto il coraggio che ad altri è mancato e che le dimissioni delle ministre Elena Bonetti e Teresa Bellanova sono arrivate “in un mondo in cui sono tutti aggrappati alla poltrona”. E proprio in merito alle poltrone, Massimo Giletti gli ha detto: “Si dice che un personaggio molto importante delle istituzioni le abbia offerto il ministero degli Esteri, è vero o sto dicendo una balla?”. Matteo Renzi non ha smentito ma ha risposto: “Lei non dice quasi mai balle”.
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