Assassinio di Sasha Samsudean: il killer era la guardia di sicurezza Stephen Duxbury, che avrebbe dovuto proteggerla.
Uno dei casi di Delitti a circuito chiuso, il format in onda su Nove, riguarda Sasha Samsudean, una giovane professionista di Orlando che, dopo una serata fuori con gli amici, è stata assassinata nel suo appartamento. La vicenda ha avuto diversa rilevanza mediatica.
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Il suo assassino era Stephen Duxbury, una guardia di sicurezza del suo complesso di appartamenti che era stato pagato per proteggerla. Sasha, 27 anni, era tornata a casa dalla festa poco dopo la mezzanotte del 17 ottobre 2015. Secondo diverse testimonianze, era ubriaca.
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Il giallo di Sasha Samsudean: ecco cosa è successo
Quando gli amici non sono riusciti a contattarla il giorno dopo, hanno telefonato alla polizia che ha eseguito un controllo nel suo appartamento. La polizia l’ha trovata morta sul letto, i suoi vestiti erano stati strappati e la sua laringe schiacciata. Un’autopsia ha rivelato che era morta per strangolamento. I filmati di sorveglianza hanno mostrato la guardia di sicurezza Stephen Duxbury che seguiva Sasha nel suo complesso di appartamenti la notte dell’omicidio.
Gli investigatori hanno anche trovato la sua impronta digitale sul suo water. Aveva abrasioni sul braccio, inclusa una che sembrava un morso. Le prove si sono accumulate contro Stephen Duxbury. I suoi tabulati telefonici mostravano una ricerca su Google su come aggirare la chiave di accesso digitale che Sasha Samsudean aveva sulla porta del suo appartamento. Duxbury aveva cercato di allontanare da lui gli investigatori inventando una storia su un uomo immaginario che aveva visto inseguire Sasha, ma la polizia non si è lasciata ingannare.