Covid, Massimo Galli: “Siamo tornati alla situazione di marzo”

Intervistato da La Stampa, l’infettivologo Massimo Galli ha parlato della crisi sanitaria che sta attraversando l’Italia e dei problemi della politica.

massimo galli parla dell'emergenza covid
MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images

Il quadro che emerge dalle recenti dichiarazioni di Massimo Galli è preoccupante. L’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, in un’intervista rilasciata alla Stampa, si è lasciato andare ad alcune considerazioni in merito al periodo complicato che sta attraversando il Paese.

Secondo lo scienziato, nonostante durante la seconda ondata del virus l’organizzazione sia stata migliore, sul fronte dell’emergenza sanitaria l’Italia è tornata alla situazione dello scorso marzo. “Il numero dei ricoveri è simile e ci sono stati 43mila morti”, ha sottolineato. Ma il quadro potrebbe ancora peggiorare: “Nei prossimi dieci giorni capiremo quanto pagheremo le festività, speriamo non arrivi anche una terza ondata”.

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Massimo Galli sulla situazione politica italiana

In merito alla crisi che sta vivendo il governo guidato da Giuseppe Conte, le parole di Massimo Galli sono emblematiche. “Sembra l’orchestra che suona mentre il Titanic affonda”, ha spiegato metaforicamente l’infettivologo del Sacco. A suo parere infatti ci sarebbero cose ben più importanti di cui preoccuparsi, ricordando che stiamo convivendo con una “pandemia disastrosa”.

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“Non è questo il momento di distrarsi – ha aggiunto – bisognerebbe stringere tutti le fila e aspettare la fine della pandemia per scannarsi”. Secondo Massimo Galli attualmente il dato più sensibile riguarda il numero di contagi che cresce stabilmente, come anche il numero dei ricoveri negli ospedali italiani.

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