La giovane pastora si occuperà delle capre di Agitu Gudeta, uccisa barbaramente da un suo collaboratore lo scorso 26 dicembre.
Si chiama Beatrice Zott, ha appena 20 anni, e sarà lei a prendersi cura delle caprette di Agitu Gudeta, la donna somala uccisa lo scorso 26 dicembre. Beatrice aveva già avuto occasione di conoscere Agitu, la sua idea e l’intero suo allevamento.
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Chi è Beatrice Zott, la giovane che si occuperà delle capre di Agitu
Beatrice Zott è una giovane pastora che viene dalla valle dei Mocheni. La sua giovane età e la sua passione l’hanno portata a rispondere con un sì secco quando qualche giorno fa le è stato chiesto se voleva occuparsi dell’allevamento di capre di Agitu Gudeta, uccisa il giorno dopo Natale da un suo collaboratore.
Beatrice aveva conosciuto già la donna somala e le sue dolci caprette e ne aveva sposato l’idea. Nonostante la sua giovane età ha avuto già esperienze di gregge. Una passione, la sua, ereditata dal padre e per cui ha abbandonato anche gli studi artistici. Beatrice, infatti, giovanissima ma già molto determinata, ha deciso di non abbandonare mai la sua montagna e di fondare la sua vita sulle vette cime del Trentino: “questa vita è il mio sogno e spero diventi la mia strada” ha dichiarato.
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Come riporta “L’Adige” due anni fa ha anche fatto un’esperienza in Val D’Aosta e in Svizzera per migliorare le sue competenze. Negli ultimi anni invece ha gestito a Malga Peltzn, in Trentino, un gregge di un centinaio di animali. Appena uscita la notizia è stata inondata da messaggi di affetto e di sostegno. Per lei non sta facendo nulla di speciale, dice solo che vuole che “le caprette di Agitu siano felici e magari un giorno chissà potrei rimanere a lavorare nella sua azienda” afferma. La ragazza si occuperà degli animali fino a quando i familiari di Agitu non avranno deciso a chi affidarli definitivamente.