Il video del furto dello scooter del rider di Napoli è diventato virale in poche ore e i social si sono mobilitati con una raccolta fondi.
Erano in sei, col casco e a volto coperto: lo hanno affiancato e fermato in mezzo alla carreggiata, per poi picchiarlo e rubargli lo scooter. Il brutale video del pestaggio e del furto al povero rider di Napoli ha fatto il giro del web, suscitando indignazione e solidarietà. La scena era stata ripresa con un cellulare dalla finestra di un palazzo e poi pubblicata sui social senza chiamare i soccorsi.
Il rider rapinato stava facendo le consegne su Calata Capodichino, a Napoli. Dopo il furto del motorino, avvenuto la sera di sabato 2 gennaio, l’uomo si è recato al commissariato di Secondigliano per denunciare l’accaduto ma non si è lasciato prendere dallo sconforto: il rider è tornato nel locale, ha preso l’automobile del titolare ed è tornato a fare le consegne.
Come riportato da Fanpage, l’uomo si chiama Gianni, ha 50 anni e per lavorare utilizzava lo scooter della figlia, regalatole in occasione dei suoi 18 anni. In passato aveva lavorato nel reparto macelleria dell’Auchan, ma era stato licenziato.
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La raccolta fondi in aiuto del rider di Napoli derubato del suo scooter
A contribuire alla divulgazione del video è stato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che lo ha condiviso sulla sua pagina Facebook. “Lo gireremo alle forze dell’ordine per risalire agli aggressori – ha scritto – Al rider dico di farsi avanti, anche in forma anonima, perché lo vogliamo aiutare”.
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Dopo che il video è diventato virale, per aiutare la vittima della rapina è partita in poco tempo una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. La mobilitazione dei social è stata generosa e immediata: in circa quaranta minuti erano già stati raccolti 9mila euro, superando anche il valore del motorino derubato.