L’allarme lanciato dalla Gran Bretagna preoccupa l’Europa: “la variante sudafricana potrebbe essere resistente al vaccino”.
La variante sudafricana del Covid-19 preoccupa gli scienziati inglesi e l’allarme viene presto lanciato. La nuova mutazione del virus è altamente contagiosa, molto di più della variante inglese scoperta solo qualche giorno fa. Tutta l’Europa è con il fiato sospeso dato che tassi di positività alla nuova variante sono stati riscontrati anche in Francia e Finlandia, oltre che nel Regno Unito.
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La pandemia di Coronavirus continua a preoccupare in tutto il mondo. Nonostante l’inizio delle vaccinazioni a tappeto in quasi tutti gli stati del mondo, pare che i contagi continuino a crescere a dismisura, così come i decessi.
Tra gli stati europei maggiormente colpiti dal Covid-19 troviamo il Regno Unito che ad oggi conta 2,6 milioni di casi totali e 75.024 decessi. Le ragioni sono da ricercare sicuramente in una gestione impreparata e poco incisiva del governo Johnson ma anche perché nel Regno Unito si è sviluppata una variante del virus, detta appunto “inglese”, altamente contagiosa. Gli scienziati avevano rassicurato, però: se è vero che con la variante inglese è più facile infettarsi, è altrettanto vero che questa non risulta essere maggiormente mortale.
Il Regno Unito, che dal 1° gennaio 2021 è ufficialmente fuori dall’Europa, ha incominciato una campagna di vaccinazione senza precedenti e che sembra essere più efficace di tutte quelle incominciate in altri paesi membri. Nel terzo giorno del mese di gennaio, nel Regno Unito erano state vaccinate oltre 1 milione di persone e da oggi, 4 gennaio, i numeri potrebbero ancora aumentare dato che si inizierà ad usare anche il vaccino AstraZeneca.
Ma questi numeri, non alleggeriscono l’ansia dei cittadini inglese, né tantomeno del resto d’Europa: proprio l’efficiente sistema di sorveglianza genomica del Regno Unito ha individuato nei tamponi virali raccolti nel Paese anche una seconda variante di coronavirus, quella sudafricana. La nuova versione di SARS-CoV-2 – che già da alcuni mesi si sta diffondendo in Sudafrica – è arrivata anche nel nostro continente. In particolare, i primi casi sono stati individuati proprio nel Regno Unito, ma ci sono anche positività anche in Francia e in Finlandia.
La versione sudafricana del virus preoccupa molto gli scienziati e i politici inglesi. Questa mattina il segretario alla sanità britannico Matt Hancock, ha dichiarato alla Bbc di essere molto in ansia per la nuova variante che definisce “un problema ancora maggiore” rispetto al nuovo ceppo britannico. In particolare, gli scienziati temono che che alcune mutazioni della variante sudafricana possano incidere sull’efficacia dei vaccini attualmente operativi.
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John Bell, scienziato dell’Università di Oxford ha spiegato a Times Radio che “le mutazioni associate alla forma sudafricana sono cambiamenti piuttosto sostanziali nella struttura della proteina Spike”. Tuttavia, l’esperto cerca di tranquillizzare gli animi e invita a mantenere la calma: “Penso però che sia improbabile che queste mutazioni disattivino completamente gli effetti dei vaccini, penso che avranno ancora un effetto residuo. Potrebbe volerci un mese, o sei settimane, per ottenere un nuovo vaccino, quindi tutti dovrebbero rimanere calmi. Andrà tutto bene”.
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