Foggia, presidente Consiglio comunale Leonardo Iaccarino di Forza Italia lascia l’incarico: a Capodanno ha festeggiato con una pistola
Spara a salve dal balcone quattro colpi di pistola per festeggiare l’arrivo del nuovo anno che non lo vedrà più Presidente del Consiglio Comunale di Foggia. Termina così la legislatura di Leonardo Iaccarino di Forza Italia che ha deciso di dimettersi dopo che il video è diventato virale.
“Non è una barzelletta” dice in dialetto e comincia a sparare. Poi un colpo non parte, la pistola si inceppa. Una voce fuori campo – sembra di un ragazzino, forse l’autore del video – dice che c’è ancora un altro colpo che poi parte. Iaccarino fa e dice tutto ciò mentre balla.
Iaccarino di professione è Vigile del Fuoco e appena scatenata la bufera nelle prime ore dopo la polemica aveva detto di non dimettersi nonostante la richiesta arrivata da più parti, dai consiglieri di minoranza e dai altri politici pugliesi.
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Foggia, lascia la presidenza ma non si dimette da consigliere
Foggia, il presidente del Consiglio comunale spara dal balcone a Capodanno. Il video finisce sui social, lui prova a difendersi: “Era una pistola giocattolo comprata da mio figlio”. Poi le dimissioni #ANSAhttps://t.co/hw3j18AYwq
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) January 3, 2021
“Lesa la mia immagine pubblica” ha scritto l’ormai presidente dell’assise cittadina nella lettera di dimissioni dopo il vertice tra le forze di maggioranza. Scrive che Foggia è una città “ostaggio delle mafie” dove le pistole vengono usate per uccidere e pertanto il suo non è stato un bell’esempio.
Non guiderà più il Consiglio da Presidente ma non si dimette dalla carica di consigliere per cui è stato eletto. Prova comunque a difendersi dicendo che non è stato fatto nulla di male perché è una pistola giocattolo comprata da suo figlio minorenne.
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Resta comunque il rammarico per la vicenda nata perché lo stesso familiare ha messo online il video che voleva solo rappresentare un momento di svago nella notte di San Silvestro e che invece ha avuto delle pesanti ripercussioni politiche.