Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, tra i primi vaccinati all’Ospedale Niguarda di Milano, rassicura su Pfizer: “è assolutamente sicuro”.
Finalmente è arrivato il tanto atteso giorno: il giorno delle prime vaccinazioni, il V-Day, come è stato soprannominato dalla stampa internazionale, inizia oggi, 27 dicembre. Poco meno di 10mila dosi sono già approdate in Italia, pronte per essere somministrate in tutta la penisola ai residenti delle Rsa e al personale medico sanitario. Tra i primi a sperimentare il vaccino c’è anche Silvio Garattini, il presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” che si è vaccinato al Niguarda di Milano.
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Lo scienziato, dopo la somministrazione del vaccino, attraverso il Quotidiano.net ha voluto specificare che il siero messo appunto dalla Pfizer-BioNTech è assolutamente sicuro e non c’è da temere per la propria salute.
Il professor Garattini ha infatti specificato che “relativamente al vaccino i dati più importanti sono l’efficacia e la sicurezza”. L’efficacia, come già noto, è stata assicurata da una sperimentazione lunga e serrata che ha visto la partecipazione di volontari da tutto il mondo. La sicurezza, è altrettanto promettente visto che gli unici effetti collaterali registrati sono quelli comuni ad altri vaccini, come quello anti-influenzale: mal di testa, nausea, febbre, dolori muscolari, sono effetti già noti alla scienza e che non destano alcuna preoccupazione.
I casi di reazione allergica subentrata dopo l’iniezione vaccinale, dunque, non devono meravigliare: “Occorre ricordare che queste gravi reazioni allergiche, dette anche anafilassi, sono rare, ma presenti per tutti i vaccini. Non esiste un particolare pericolo per coloro che hanno allergie, perché si tratta di allergie specifiche per determinate proteine, presenti nel polline e nelle uova, che nulla hanno a che fare con le proteine del vaccino” spiega Garattini.
Inoltre, dice ancora lo scienziato, coloro che potrebbero essere eventualmente allergici al vaccino “potranno essere vaccinate in sicurezza, perché saranno predisposte le condizioni adatte: presenza di un medico con tutto l’armamentario farmacologico, incluso l’ossigeno, per far fronte a questa rara evenienza”.
Le Agenzie regolatorie hanno comunque chiesto ai medici che somministrano il vaccino, di registrare nei prossimi 24 mesi qualsiasi tipo di sintomo ancora sconosciuto, in modo da tenere sotto osservazione il siero.
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Le rassicurazioni del professore dovrebbero mettere a tacere anche le false notizie date da coloro che sono contrari alla vaccinazione e infondere un cauto ottimismo a circa un terzo degli italiani restii a l’iniezione del siero.
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