Giacomo Celentano, figlio di Adriano e Claudia Mori, pubblica il suo quinto libro: “Racconti sotto l’albero”.
Giacomo Celentano, classe 1966, è il secondo dei tre figli del celebre Molleggiato e Claudia Mori. Ha 54 anni e fin da piccolo ha deciso di seguire le orme dei suoi genitori, dividendosi tra l’arte della scrittura e quella del cantautorato.
Nella sua carriera ha pubblicato 3 album: Dentro al bosco, (1989), lavoro discografico che lo ha visto collaborare con Mario Lavezzi; Inevitabilmente noi, in duetto con la moglie Katia, (2009) e Via d’uscita, (2013). La sua carriera da musicista, però, ha vissuto molti alti e bassi: spesso Giacomo si è ritirato dalle scene, salvo per poi rispuntare di tanto in tanto.
Ma, come accennato, il secondogenito di Adriano e Claudia porta avanti anche la sua altra passione, quella per la scrittura. Ha all’attivo già 4 pubblicazioni, l’ultima uscita è approdata in libreria qualche giorno fa e porta il titolo di “Ricordi sotto l’albero”. Il libro contiene due romanzi, “Salve Filippo” e “Giovani poeti”, entrambi raccontano storie d’amore e di fede ambientate ai nostri giorni, apportando un punto di vista nuovo e originale.
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Giacomo Celentano e il dramma della malattia
La passione per la scrittura, Giacomo l’ha scoperta in un momento molto particolare. Nei primi anni Duemila ha scoperto di soffrire di una grave forma di ansia, che lo portava addirittura a difficoltà respiratorie che gli impedivano di cantare. Il dramma du quella malattia, Giacomo l’ha raccontata nel suo primo libro, “La luce oltre il buio”, pubblicato nel 2012.
“Nel cuore della notte capii che era successo qualcosa di grave dentro di me, ma non sapevo cosa. La mia stessa famiglia faceva fatica a comprendermi, tant’è che mi ritrovai da solo con la mia malattia” ha raccontato nel suo libro.
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Un momento superato grazie all’aiuto dei medici che lo hanno curato ma anche grazie alla fede e all’amore per Katia. “La parabola della pecorella smarrita mi è cara perché la storia del mio incontro con Gesù. Egli venne a cercarmi per risollevarmi dalle miserie fisiche e spirituali attraverso Katia. Poi continuò a occuparsi di me attraverso la famiglia di mia moglie e del bravo medico che mi curò” ha dichiarato.