Vaccino Pfizer, le prime dosi sono arrivate a Roma

Vaccino Pfizer, le prime dosi sono arrivate a Roma, al via il piano per distribuirle alle Regioni entro il 27 dicembre.

Partito dal Belgio e arrivato a Roma.

Il veicolo contenente le 9.750 dosi è partito dal Belgio, ha oltrepassato il Brennero la mattina di Natale ed è arrivato in serata nella caserma di Tor di Quinto, scortato dai carabinieri. A Santo Stefano è atteso alle 10 allo Spallanzani, dove è prevista la divisione delle fiale da mandare alle Regioni. Forze armate in campo per garantire i protocolli di sicurezza nella distribuzione.

A Santo Stefano il trasferimento delle fiale allo Spallanzani e l’avvio dell’operazione Eos.

A Santo Stefano il trasferimento delle fiale allo Spallanzani e l’avvio dell’operazione Eos, con Aeronautica, Esercito e Marina schierate per distribuire le prime 9.750 dosi del vaccino anti-Covid in tutte le Regioni.

“Lo Spallanzani al lavoro per essere pronti per il VaccineDay. La battaglia è ancora lunga, siamo solo agli inizi, ma si può voltare pagina. Grazie a tutti gli operatori della sanità, anche oggi in prima linea, per loro, per tutti. Continuiamo a seguire le regole per vincere!”. Lo scrive su Facebook il segretario del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

 

Vaccine day del 27 dicembre.

L’obiettivo è permettere all’Italia di partecipare al Vaccine day del 27 dicembre, quando medici, infermieri e operatori sanitari di tutta Europa daranno simbolicamente il via alla campagna di vaccinazione di massa. È questo il percorso previsto per il farmaco sviluppato da Pfizer e approvato dall’Agenzia europea del farmaco il 21 dicembre scorso.

Le procedure: catena del freddo e somministrazione entro 5 giorni

Le procedure da rispettare sono molte, dalla catena del freddo a -70 gradi alla necessità di somministrare le dosi entro 5 giorni una volta che la temperatura passa a 2/8 gradi centigradi. Un’ulteriore garanzia di sicurezza è fornita dalla stessa azienda produttrice, che ha installato in ciascun contenitore un sensore termico con Gps per monitorare la posizione e la temperatura di ciascuna spedizione 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.

La distribuzione alle regioni

Come ha spiegato il commissario all’Emergenza Domenico Arcuri, l’accordo con Pfizer in teoria prevede che sia l’azienda stessa a consegnare i vaccini nei punti di somministrazione, ma in questa occasione per motivi logistici e di tempo si è preferito coinvolgere le Forze armate. Una parte delle dosi sarà trasportata nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove 5 aerei (due C27J dell’Aeronautica, due Dornier Do. 228 dell’Esercito e un P-180 della Marina) raggiungeranno le Regioni più lontane e le isole. I restanti vaccini raggiungeranno le destinazioni via terra con un impegno complessivo di 60 autoveicoli, gli stessi che furono impiegati a Bergamo nella fase più dura della pandemia, e circa 250 militari.

Nel Lazio si svolgerà tutto allo Spallanzani, dove sono stati selezionati i primi cinque vaccinati d’Italia. Si tratta di un’infermiera, un operatore sanitario, una ricercatrice e due medici. In Lombardia le dosi sono attese all’ospedale Niguarda di Milano, ma la Regione punta a somministrarle in 14 siti, tra cui Alzano e Codogno.

Altre 450mila dosi dal 28 Dicembre

Già dal 28 dicembre, stando a quanto riferito da Arcuri, Pfizer dovrebbe mandare altre 450mila dosi al nostro Paese. È a quel punto che partirà la campagna di vaccinazione vera e propria, indirizzata prima di tutto a chi lavora negli ospedali e agli anziani nelle Rsa. Si dovrebbe poi proseguire con l’aumento delle dosi dal 6 gennaio, quando è previsto il via libera dell’Ema al farmaco di Moderna. Poi sarà il turno di AstraZeneca. Nel frattempo, in tutte le piazze italiane dovrebbero spuntare le “primule“, ovvero i padiglioni che, nelle intenzioni delle istituzioni, permetteranno al Paese di “rinascere come un fiore” e di fermare definitivamente la diffusione del coronavirus.

 

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