Covid: chi è Claudia Alivernini, la prima infermiera vaccinata in Italia

Claudia Alivernini è un’infermiera che lavora allo Spallanzani di Roma e il 27 dicembre riceverà la prima dose del vaccino anti Covid in Italia.

(screenshot video)

Domenica 27 dicembre anche l’Italia avrà il suo V-Day: il vaccino Pfizer inizierà a essere somministrato alle prime 9750 persone. La precedenza nella somministrazione delle dosi sarà riservata ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa.

La prima a ricevere il vaccino sarà un’infermiera dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, Claudia Alivernini. “Vaccinarsi è un atto di amore e di responsabilità nei confronti della collettività – ha dichiarato con soddisfazione alla stampa – Rappresento con orgoglio tutti gli operatori sanitari che come me sono stati in prima linea durante questa pandemia”.

Come previsto dall’iter sanitario, alla prima dose del vaccino ne seguirà un’altra dopo 21 giorni. Il 27 dicembre allo Spallanzani sanno vaccinati anche un operatore sanitario, una ricercatrice e due medici. Nel corso della giornata saranno poi somministrate altre dosi a 50 medici e 50 infermieri delle Uscar. Dalla settimana successiva i primi vaccinati procederanno poi a somministrare le dosi al personale e agli anziani delle Rsa.

Ti potrebbe interessare anche -> Vaccino anti Covid, il magistrato Guariniello: “Chi non lo fa rischia il licenziamento”

Chi è Claudia Alivernini

Claudia Alivernini è un’infermiera di 29 anni che lavora nel reparto malattie infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma. La giovane si è laureata in Scienze infermieristiche presso l’Università La Sapienza di Roma e sta attualmente proseguendo la sua formazione con un master in Infermieristica forense.

Ti potrebbe interessare anche -> Covid, test sulla variante inglese. Il microbiologo Rasi: “Forse serve un nuovo vaccino”

Durante gli ultimi mesi di emergenza sanitaria è sempre stata in prima linea nella lotta al Covid, prestando anche servizio a domicilio per curare gli anziani malati. Ha infatti assistito molti pazienti lavorando con le unità mobili delle Uscar della Regione Lazio.

Gestione cookie