Doriano Romboni, il motociclista rimase vittima in pista nel 2013 mentre partecipava a un evento di beneficenza
Il 30 novembre scorso è stato l’anniversario della morte del motociclista Doriano Romboni detto Rombo. Con Max Biaggi e Loris Capirossi formava “le frecce tricolori” con i tre italiani venivano chiamati avendo portato in alto il nome del paese nella classe 250.
Con Filippo Roma Le Iene si occupano del caso che aveva gettano nello sconforto la famiglia di Rombo e tutto il motociclismo quando quel giorno sulla pista di Latina, partecipando al Sic day – evento in beneficenza per ricordare Marco Simoncelli, altro motociclista morto in pista – perse il controllo della moto e tagliando la lingua d’erba, andò a finire dall’altra parte della pista. Fu travolto da una moto. Morì dopo qualche ora in ospedale.
Già dalla didascalia che accompagna l’anteprima del servizio che andrà in onda questa sera, è chiaro su cosa indagano Le Iene: “Se avessero separato le corsie, sarebbe morto?”.
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Se avessero separato le corsie, quel campione non sarebbe morto? Indaga Filippo Roma #LeIene https://t.co/RAIQ743oCq
— Le Iene (@redazioneiene) December 22, 2020
Doriano Romboni, la planimetria non corrisponde alla grandezza reale della pista
Doriano Romboni aveva 44 anni quando rimase vittima dell’incidente. Intervistando la moglie, i colleghi, gli amici e i presenti quel giorno, si mettono sotto i riflettori le misure di sicurezza. Per prima cosa ci si chiede se sul prato che delimita la pista non sarebbe stato opportuno sistemare delle barriere.
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A sostenere tale tesi è anche Giacomo Agostini, campione del mondo di motociclismo per 15 volte. Intervistando anche il legale della famiglia si scopre che la planimetria della pista è più grande rispetto alla dimensione reale e in particolare nel punto dove avvenne la tragedia.