“Lo chiamavano Trinità…”, il 22 dicembre 1970 arrivò nelle sale la pellicola che consacrò il successodi Bud Spencer e Terence Hill
Cinquant’anni fa era nato un mito. “Lo chiamavano Trinità…” uscì al cinema esattamente mezzo secolo fa, il 22 dicembre 1970. Quel giorno fu la nascita di un cult, un film che ancora oggi i più giovani conoscono almeno di nome.
Un genere del genere western, una sorta di parodia di quel filone con scazzottate e momenti comici, tipiche di Bud Spancer e Terence Hill, una delle coppie più amate della storia del nostro cinema.
I due erano già noti sullo schermo italiano ma quel film su certamente la svolta nella loro carriera. Dopo il successo della pellicola si scoprì che inizialmente il ruolo di Bambino e Trinità non doveva essere assegnato ai due attori.
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“Lo chiamavano Trinità…”: i motivi del successo
Il film di E.B. Clucher, al secolo Enzo Barboni, avrebbe dovuto avere come protagonisti George Eastman e Peter Martel. Quando poi Mario Girotti e Carlo Pedersoli (Hill e Spencer) seppero che il regista stava proponendo il film a vari produttori, si proposero e furono scelti per la parte.
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Ma perché il film ebbe tanto successo? Aveva qualcosa di nuovo mescolato con il vecchio. Era riuscito nell’intento di rinnovare il classico spaghetti western. Al posto delle pistolettate c’erano le scazzottate, caratteristica dei tanti film girati insieme dal duo. “La chiamavano Trinità…” ebbe un grande successo che subito fu girato il sequel “…continuavano a chiamarlo Trinità“, anche in questo caso campione d’incassi.