Orrore a Trebaseleghe, Alessandro Pontin uccide i due figli e si suicida

Orrore a Sant’Ambrogio, frazione di 1800 abitanti nel comune di Trebaseleghe, a 45 chilometri da Padova, dove un uomo di 49 anni, Alessandro Pontin, ha ucciso i figli Francesca di 15 anni e Pietro di 13 per poi togliersi la vita

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Un tragico fatto di cronaca si è verificato oggi, 20 dicembre, a Sant’Ambrogio di Trebaseleghe dove un uomo di 49 anni, Alessandro Pontin, originario di Noale, comune in provincia di Venezia, ha ucciso i suoi figli adolescenti e, al culmine della sua follia, ha rivolta l’arma, un coltello, verso se stesso e si è suicidato.

I motivi del gesto inumano

Ancora ignoti i motivi del gesto, anche se, dai primi rilievi effettuati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova, appare evidente l’intento punitivo nei confronti della ex moglie da cui era separato.

Una strage costante e silenziosa

E’ l’ennesimo omicidio in ambito familiare che siamo costretti a registrare e raccontare. L’ennesimo crimine in cui un Uomo si avventa con folle violenza sui propri familiari, siano essi la moglie o i figli. Una tragica consuetudine che, in questo drammatico 2020, si è drammaticamente acuita. Dall’inizio dell’anno sono già oltre 90 le donne uccise per non tacere degli omicidi dei figli, aumentati in maniera esponenziale. Oltre 160 nel corso dell’anno, uno ogni 55 ore. Una tragedia silenziosa, nascosta, inumana.

Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, l’omicidio suicidio di Alessandro Pontin

Come detto i fatti si avvenuti oggi, l’orario è da accertare, ma la tragedia si è consumata nella tarda mattinata del giorno della Festa. I due ragazzi, residenti con la madre a San Giorgio delle Pertiche , a 19 km dal luogo del delitto, erano in casa con il padre, Alessandro Pontin, in base agli accordi post divorzio. Il carnefice, approfittando dell’assenza della ex moglie, ha agito con ferocia e premeditazione su Francesca e Pietro.

Trebaseleghe, il drammatico gesto di Alessandro Pontin

I due adolescenti sono stati freddati con diversi colpi di coltello alla gola. Pontin, per porre fine ai suoi giorni si è reciso, a sua volta, la giugulare e la carotide. A fare la tragica scoperta lo zio dei ragazzi, il fratello di Alessandro Pontin. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 dell’Ospedale Universitario di Padova e i Carabinieri della Centrale Operativa di Cittadella di concerto con i colleghi del comando di Via De Gasperi. Ma non hanno potuto fare altro che constatare il triplo decesso.

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Le salme saranno sottoposta ad autopsia

Le salme di Alessandro, Francesca e Pietro Pontin sono stata trasferite presso l’Ospedale di Padova dove verrà eseguito l’esame autoptico. Sui fatti sta indagando il sostituto procuratore di turno presso il Tribunale di Padova.

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