Roma-Torino: Tabellino e Highlights – Il Torino di Marco Gianpaolo prova a rilanciarsi all’Olimpico contro una Roma molto solida. I granata, a soli 6 punti in classifica e appaiati con il Crotone ultimo, devono assolutamente ritrovare qualche risultato utile e provare a strappare almeno il pareggio in una trasferta molto difficile. La posizione dell’allenatore è a rischio, mentre la squadra di Paulo Fonseca ha già dimostrato in stagione il suo valore e la capacità di mettere in difficoltà gli avversari, tanto in campionato, come in Europa. I giallorossi sono determinati a vincere per riportarsi invece tra le prime, dopo una giornata che ha visto le dirette rivali fermarsi. Il Napoli ha perso contro l’Inter a San Siro, Atalanta e Juventus all’Allianz Stadium non sono andate oltre il pareggio. I padroni di casa si affidano a Dzeko, mentre il Toro punta sul gallo Belotti. L’impegno dl capitano granata, anche con un paio di occasioni, è subito percepito dal terzetto difensivo formato da Ibanez, Smalling e Mancini, ma la squadra ospite è subito condizionata da un paio di episodi che si riveleranno determinanti per il resto della partita.
In meno di dieci minuti, per via di due interventi consecutivi, l’esterno destro del Torino Singo si ritrova prima ammonito, al 7′, poi addirittura espulso, al 13′, per un utilizzo molto generoso dei cartellini da parte dell’arbitro Abisso, che terrà comunque lo stesso metro anche per il resto del match. Il cartellino rosso però è determinante per l’inerzia della partita, perché dal momento in cui i granata si sono ritrovati in dieci, i granata non sono più riusciti a rendersi pericolosi in avanti, lasciando Belotti isolato in avanti e abbassando troppo il baricentro.
Passato il primo quarto d’ora, la squadra di Fonseca ha così modo di gestire la manovra senza dover accelerare troppo i ritmi, anzi è favorita al 27′ dalla conclusione del solito Mkhitaryan, che dopo un rimpallo da buona posizione trova il vantaggio con un tiro che bacia il palo interno e finisce alle spalle del portiere torinista Milinkovic-Savic, fratello del centrocampista della Lazio. Forte del vantaggio la Roma può gestire ancora meglio la partita, con una manovra avvolgente e sorniona, provocando negli avversari un pressing che non sono in grado di mantenere con l’inferiorità numerica.
La partita è praticamente a senso unico, per quanto il pronostico sia ancora aperto. Belotti prova a trascinare i suoi e a lottare in mezzo al campo, ma sono più i falli ricevuti che un’effettiva possibilità di ribaltare la situazione. I giallorossi continuano infatti a palleggiare agevolmente, tra gli inserimenti della coppia Pellegrini-Veretout e il movimento di Mkhitaryan a sinistra e Dzeko in avanti. Proprio su un taglio del bosniaco la difesa granata rischia di farsi sorprendere e Bremer non può far altro per fermarlo che commettere fallo da rigore al limite dell’area. Al 43′ dagli undici metri Veretout non sbaglia, con il francese che ha realizzato in carriera 16 rigori su 18, mentre con i giallorossi ne ha messi a segno nove su nove, tutti quelli che ha calciato. Si va così negli spogliatoi sul risultato di 2-0 con la sensazione che la partita sia già chiusa.
Complice anche l’infortunio di Ansaldi che era subentrato a Gojak, ma è stato costretto a uscire nel primo tempo per un problema fisico, Giampaolo per provare a far reagire i suoi decide di inserire Edera, Rincon e Segre, ma la partita non sembra molto diversa rispetto al primo tempo. Proprio Edere trova l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza, ma poco dopo, al 68′, la Roma con una ripartenza trova il terzo gol con una conclusione forte e mancina di Pellegrini. Il match sembra definitivamente chiuso quando la leziosità della difesa giallorossa viene punita grazie alla determinazione di Belotti, che con un paio di conclusioni sorprende gli avversari, troppo distratti per spazzare via subito il pallone. Anche il portiere Pau Lopez non è riuscito a fare sua la palla senza prevenire un’incomprensione con il resto della difesa. Paradossalmente dal 75′ il Toro riprende coraggio, più per il calo di tensione dei padroni di casa che per i propri meriti, ma riuscire a rimontare il 3-1 in trasferta resta praticamente un’impresa quasi impossibile per la squadra ospite in dieci. Come ultimo cambio Gianpaolo sceglie però di inserire Bonazzoli, un attaccante, al posto di Buongiorno, difensore classe ’99 che era sceso in campo dal primo minuto. Nell’ultimo quarto d’ora la Roma corre qualche rischio, per via del maggiore condizionamento psicologico dopo aver pensato troppo presto di aver chiuso la partita, ma l’orgoglio non basta al Toro per superare di nuovo la difesa giallorossa. I padroni di casa si rilanciano così per la corsa almeno alla zona Champions e riconquistano il terzo posto in classifica sfruttando la battuta di arresto delle rivali.
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Reti: Mkhitaryan 27′, Veretout 43′, Pellegrini 68′
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez, Smalling, Mancini (Kumbulla 46′), Ibanez, Spinazzola (Calafiori 71′), Veretout, Villar (Pedro 59′), Peres (Karsdorp 46′), Mkhitaryan, Pellegrini, Dzeko (Bayoral 60′).
Allenatore: Paulo Fonseca
Torino (3-5-1-1): Milinkovic-Savic, Buongiorno (Bonazzoli 77′), Lyanco, Bremer, Vojvoda, Linetty, Meite (Rincon 46′), Gojak (Ansaldi 23′, Edera 45′), Singo, Lukic (Segre 46′), Belotti.
Allenatore: Marco Gianpaolo
Arbitro: Rosario Abisso
Ammoniti: Singo, Peres, Mancini, Villar, Lyanco, Calafiori
Espulsi: Singo
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