Covid, morto Flavio Cotti: il politico ticinese aveva 81 anni

Flavio Cotti era ricoverato in Svizzera a causa del Covid-19: le complicanze legate al virus si sono rivelate fatali.

flavio cotti
JON LEVY/AFP via Getty Images

Il Ticino è in lutto per la morte di Flavio Cotti. Il noto politico è deceduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 16 dicembre, all’età di 81 anni. A causa delle complicazioni legate al coronavirus, che ha gravemente compromesso le sue condizioni di salute, si trovava ricoverato nella Clinica Santa Chiara di Locarno, in Svizzera. A dare la notizia della sua morte è stata la Regione elvetica.

Ti potrebbe interessare anche -> Firenze, quarta valigia con resti umani: continuano le ricerche

La lunga carriera politica di Flavio Cotti

Nato a Prato Sornico nel 1939, Flavio Cotti mosse i primi passi nella politica quando era giovane all’interno del Partito Popolare Democratico svizzero, dopo essersi laureato in diritto presso l’Università di Friborgo. Nel 1964 entrò a far parte del Consiglio del Comune di Locarno e tre anni dopo nel Gran Consiglio. Nel 1975 divenne eletto consigliere di Stato e due anni dopo, nel 1977, diventò il presidente. Nel 1983 entrò poi nel Consiglio nazionale.

Nel 1986 fu eletto nel Consiglio federale: fino al 1993 guidò il Dipartimento federale dell’interno, mentre dal 1993 al 1999 gestì il Dipartimento federale degli affari esteri. Cotti ricoprì la carica di Presidente della Confederazione per due volte: nel 1991 e nel 1998. Un sondaggio del 2011 lo aveva incoronato come il miglior presidente della Svizzera degli ultimi 20 anni.

Ti potrebbe interessare anche -> Maradona custodiva una scatola sotto il letto: ecco cosa conteneva

Norman Gobbi, il Presidente del governo cantonale, lo ha ricordato come una persona “affabile e di grande sensibilità”. Il successore di Flavio Cotti come rappresentante ticinese nel Governo, Ignazio Cassis, ha voluto esprimere il suo cordoglio ricordando il loro ultimo incontro a Bellinzona nel 2017 durante i festeggiamenti per la sua elezione nel Consiglio federale.

Gestione cookie