Dl Ristori: via libera del Senato, il testo passa alla Camera. Tutte le novità

Approvato dal Senato il maxi emendamento al dl Ristori: il provvedimento passa con 154 voti favorevoli e 122 contrari. Previsto un intervento complessivo di circa 27 miliardi di euro.

dl ristori
FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images

Durante la notte a Palazzo Madama è stato approvato il dl Ristori, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Il provvedimento è stato promosso dal Senato in circa tre ore di lavoro con 154 voti a favore e 122 voti contrari. Il testo è adesso pronto a passare alla Camera senza intoppi, rispettando la scadenza del 27 dicembre.

Si tratta di un maxi emendamento che ingloba i quattro decreti emanati dal governo nel corso dell’autunno ad alcune novità approvate dalla Commissione: dal rimborso degli sconti sugli affitti alla proroga della sospensione della tassa per i tavolini all’aperto.

Ti potrebbe interessare anche -> Italia zona rossa: governo diviso sul nuovo lockdown di Natale

Le norme escluse dal decreto legge

Come annunciato ieri pomeriggio dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati, venti emendamenti considerati “improponibili” sono stati esclusi dal testo “in quanto estranei all’oggetto del decreto legge”.

Casellati ha specificato che si tratta di “un giudizio non di quantità ma di merito”, ricordando che il provvedimento ha 4mila emendamenti. “È stata un’eccezione, spero che non ci sia più questo modo di lavorare. È una misura eccezionale, per la difficoltà di lettura che tutti abbiamo avuto di questi emendamenti”, ha detto la Presidente del Senato.

Tra le venti norme escluse dal provvedimento perché estranee, vi sono quelle relative alle perizie stragiudiziali, alle risorse destinate al completamento dei lavori Mantova Hub, alla deducibilità dei contributi ai fini Irap e Ires, al fondo temporaneo delle banche di credito cooperativo e al registro unico degli operatori di gioco. Bocciata anche la norma in materia di procedure concorsuali per la nomina a procuratore.

Ti potrebbe interessare anche -> Crisi di Governo, Renzi è pronto a far cadere Conte: i motivi e la tempistica

Le novità principali del dl Ristori

A partire dall’anno prossimo la dote per gli aiuti sarà rimpinguata grazie al nuovo scostamento. Il testo del maxi emendamento prevede un intervento complessivo di circa 27 miliardi di euro: 19 miliardi nel 2020 e 8 nel 2021. Ecco alcune delle novità più significative del Dl Ristori:

Mezzi di trasporto per gli studenti. Per aumentare i mezzi disponibili al trasporto pubblico in vista del rientro in classe, Comuni e Regioni potranno stipulare convenzioni con bus privati, taxi e Ncc.

Colmare le lacune della dad. Scuole medie ed elementari, grazie a uno stanziamento di circa 5 milioni di euro, potranno organizzare corsi extrascolastici per sopperire alle carenze formative legate alla didattica a distanza.

Rimborso per taglio affitti. Nei comuni “ad alta tensione abitativa” lo Stato restituirà al proprietario dell’abitazione non in regime di cedolare secca la metà dello sconto applicato all’inquilino: il massimo rimborsabile è di 1200 euro in 12 mesi.

Bollette elettriche ridotte. Imprese e professionisti compresi nei codici Ateco avranno uno sconto nelle voci “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.

Stop a Tosap e Cosap. Prorogata fino alla fine di marzo 2021 la sospensione della tassa e del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, agevolando le attività di bar e ristoranti.

Ti potrebbe interessare anche -> Crisi di Governo, se salta Conte non si vota: incarico a Marta Cartabia

Decontribuzione per l’apprendistato. L’anno prossimo i contratti di apprendistato di primo livello dei datori di lavoro con meno di 9 dipendenti saranno interessati da uno sgravio contributivo totale per i primi tre anni.

Sussidi detassati. I contributi legati all’emergenza Covid per i soggetti esercenti impresa, arte o professione e ai lavoratori autonomi saranno detassati e non concorreranno alla formazione del reddito imponibile.

Mascherine per le case di riposo. Per l’acquisto delle mascherine destinate agli anziani residenti nelle strutture è previsto un fondo di 40 milioni di euro.

Misure per le imprese. Per il sostegno di famiglie e imprese in difficoltà vengono anticipate alcune misure del codice di crisi di impresa e sull’insolvenza.

 

Gestione cookie