Il regista Tinto Brass e il lockdown, come sta dopo la paura della scorsa estate: “Coronavirus? I consigli per combatterlo”.
Classe 1933, il regista Tinto Brass, che è stato il maestro del cinema erotico italiano, ha vissuto nell’estate 2019 dei momenti difficili. Era stato ricoverato d’urgenza, il 9 luglio dello scorso anno, in terapia intensiva. Si temeva molto per la sua salute, ma poi la situazione è decisamente rientrata.
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Il regista venne salvato dalla moglie Caterina e ripresosi ha spiegato: “Dove c’è un grande amore c’è una grande forza, mia moglie Caterina mi ha dato e continua a darmi la gioia di vivere. Posso ancora dire che il senso della vita è essere presenti per godere di ogni istante”.
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I consigli di Tinto Brass per combattere il Coronavirus
Tinto Brass, da qualche mese, di fatto non fa avere sue notizie, ma di lui si continua a parlare molto. Barbara D’Urso, nelle scorse ore, ha confidato al settimanale Oggi: “Lo conosco bene perché Mauro Berardi, il padre dei miei figli, fa il produttore e in quegli anni Tinto era uno dei registi top. Mi propose di fare la protagonista di un suo film, ma Mauro non mi fece nemmeno leggere il copione”. Invece, Claudia Koll lo accusa: “Io sognavo il cinema vero, di Bergman… Pensai che mi avrebbe fatta conoscere e invece lo impedì, perché tutti si fermarono al mio corpo, e le uniche chance di lavoro erano dello stesso genere”.
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Qualche mese fa, nel mezzo del lockdown, Tinto Brass venne intervistato dal quotidiano ‘Libero’. Nell’intervista si era soffermato proprio sulla necessità di stare a casa, pur non risparmiando critiche al potere. “Il bubbone è sempre il potere e il Coronavirus è la testimonianza tragica della sua mostruosità e della deumanizzazione che ha procurato”, le sue parole. Quindi l’antidoto per sopravvivere al lockdown, ovvero fare sesso: “Meglio morire godendo che di coronavirus. Il sesso è vita. Bisogna scegliere di vivere senza avere indecisioni. Ho 88 anni e non ho più tempo per cambiare idea”.