Il caso di Carlo Gilardi: rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà

Il caso di Carlo Gilardi, il 90enne rinchiuso in una Rsa, è stato sollevato dal programma ‘Le Iene’ ed è diventato un caso nazionale. 

(Screenshot video)

La storia di Carlo Gilardi sta commuovendo mezza Italia da quando è stata presentata per la prima volta da ‘Le Iene’. Nella puntata di questa sera, il programma torna nuovamente a raccontare il suo caso che, nel frattempo è finito sulla cronaca nazionale e perfino in Parlamento.

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La storia di Carlo Gilardi

Carlo Gilardi è un 90enne di Airuno, in provincia di Lecco, che si è visto privare la propria libertà in modo inaspettato e ingiustificato. Aveva denunciato la sua ex amministratrice di sostegno accusandola di manovre poco chiare. Secondo lui volevano dichiararlo incapace di intendere e volere per interessi legati alla gestione del suo ricco patrimonio. Dal mese di ottobre è rinchiuso contro la sua volontà in una Rsa.

Facendo un passo indietro, Carlo è un uomo con un ricco patrimonio, ma la sua ricchezza l’ha sempre messa a beneficio dei più bisognosi, come Ibrahim, un uomo che ha accolto nella sua vita quando è arrivato in Italia all’età di 8 anni, poi diventato suo badante, oltre che all’intera comunità di Airuno. Ma è anche un uomo profondamente colto, sensibile e intelligente.

Il programma ‘Le Iene’ ha raccontato la storia proprio attraverso le parole di Ibrahim. Tutto inizia quando la sorella di Carlo, più anziana di lui e unica parente in vita, fa una segnalazione al tribunale di Lecco, per l’assegnazione di un amministratore di sostegno che si occupasse del suo patrimonio. Una scelta forse dettata dalla paura che qualcuno potesse approfittarsi della bontà di Carlo, ma che ha avuto dei risvolti davvero atroci per il signore.

Carlo però, seppur con rispetto verso la legge, ha sempre manifestato il suo malessere nell’avere accanto un’amministratrice, tanto che è arrivato a denunciarla. A questa, è subentrata un’altra figura, Elena Barra, già presidente dell’ordine degli avvocati di Lecco che è stata nominata come nuovo amministratore di sostegno di Gilardi.

Davide Parenti, fondatore del programma di Italia 1, nel raccontare la storia di Carlo sul Corriere della Sera, ha scritto: “Elena Barra, l’amministratrice di sostegno, aveva in mano un ordine del giudice con tanto di autorizzazione all’uso della forza pubblica per effettuargli un accertamento sanitario obbligatorio. Sappiamo per certo che Carlo non voleva andare in Rsa: da una registrazione di quel giorno lo si sente, disperato, gridare a ripetizione la propria volontà: ‘Io voglio la mia libertà che mi avete sottratto'”. Appena ricoverato, Carlo ha iniziato anche uno sciopero della fame per protesta, secondo alcuni addetti della Rsa.

La casa di cura, sarebbe, inoltre, complice con l’avvocato Barra: “la direzione dell’Rsa ha mentito sulla durata del ricovero, sostenendo che sarebbe stato temporaneo, mentre da subito si prevedeva un ricovero a fine vita; tanto che la cartella clinica di Carlo viene modificata per ben due volte nell’arco di 40 giorni”.

Mentre Carlo è tenuto dentro la struttura contro la sua volontà, il suo patrimonio continua ad essere gestito dalla dott.ssa Barra. Sarà un caso, ma pare che negli ultimi 3 anni, sul conto di Gilardi siano state fatte spese ingenti e folli, come una bici elettrica da 1.290 euro che sta usando la sua precedente amministratrice di sostegno, l’avvocata Adriana Lanfranconi, e di cui sicuramente Carlo non ne è nemmeno a conoscenza.

Questa sera il programma ‘Le Iene’ tornerà sul caso con un servizio di Nina Palmieri che indagherà proprio sugli strani movimenti legati alla gestione del patrimonio di Carlo. La puntata andrà in onda alle 21.30 su Italia 1.

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