John le Carré, ex agente segreto britannico e maestro dei romanzi di spionaggio, è morto a causa di una polmonite non legata al Covid.
Il mondo della letteratura è in lutto per la morte di uno degli scrittori contemporanei più amati dal pubblico. John le Carré, pseudonimo di David John Moore Cornwell e celebre autore britannico di romanzi di spionaggio, è morto sabato 12 dicembre in Cornovaglia all’età di 89 anni a causa di una polmonite non legata al Covid.
A ufficializzare la notizia è stato il suo agente, Jonny Geller, attraverso una nota: “Ho perso un mentore ma soprattutto un amico. Non ce ne saranno più come lui”. Lo scrittore lascia la moglie Jane e i quattro figli Nocholas, Timothy, Stephen e Simon.
Tra i romanzi di maggior successo di John le Carré vi sono “La talpa”, “La spia che venne dal freddo”, “La spia che corre sul campo” e “Il giardiniere tenace”. Il mondo della cinematografia si è ispirato a gran parte della sua produzione.
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John le Carré: prima dei romanzi un passato da spia
David John Moore Cornwell è nato nel 1931 a Poole, nel Regno Unito, e si è laureato in letteratura tedesca. Ha iniziato la sua carriera come insegnante nell’Università di Eton, per poi di diventare un funzionario del ministero degli Esteri britannico ed essere successivamente reclutato dai servizi segreti dell’M16.
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Quasi tutti i suoi romanzi appartengono all’ambito dello spionaggio e del thriller: le trame e gli intrighi spionistici della guerra fredda derivano proprio dalla sua personale esperienza in qualità di agente segreto.