Covid, Ippolito dello Spallanzani: “Possibile terza ondata”

Covid, il direttore dello Spallanzani Ippolito a Inews24 spiega quali sono le differenze dei vaccini e perché la Gran Bretagna è già avanti

Giuseppe ippolito
Getty Images

Non c’è nessuna certezza ma la terza ondata non si può escludere. A Inews24 Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma. I dati sono in miglioramento ma le vittime sono ancora tante. Anche l’incidenza bisettimanale è alta “siamo intorno ai 500 casi per 100.000 abitanti per poter considerare sotto controllo l’epidemia”, ha affermato.

Non è il momento di abbassare la guardia e per spiegarlo il direttore prende ad esempio i dati della Germania. Con 590 morti la cancelliera Merkel ha chiesto ai tedeschi di rispettare le regole. Sono circa gli stessi numeri delle vittime italiane ma con una differenza importante: la Germaniaha venti milioni di abitanti in meno. Dopo il Belgio e il Perù, l’Italia è il terzo paese al mondo per numero di decessi in rapporto alla popolazione“.

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Covid, Ippolito: “Tutti vorranno essere vaccinati”

Ippolito parla anche della Gran Bretagna che ha già avviato la campagna di vaccinazione, iniziativa utile anche a dimostrare di essersi “staccata dall’Europa” ma “nessuno si salva da solo”, ricordando prima che gli inglesi hanno provato a negare il problema, poi hanno scelto l’immunità di gregge e alla fine hanno cominciato a vaccinarsi.

Ippolito ha anche spiegato qual è la differenza tre i tre principali vaccini, quello di Moderna, Pfizer-Biontech e AstraZeneca. Tutti hanno lo stesso fine, colpire la proteina spike ma sono diverse le tecnologie utilizzate.

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Sulla campagna vaccinale il direttore crede che ci sarà il problema contrario rispetto a quello che si prospetta adesso, ossia che tutti vorranno essere vaccinati anche se non occorre la costrizione ma “la convinzione”. Il vaccino, infatti, non sarà obbligatorio ma volontario e gratuito.

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