Il 12 dicembre 1969 la strage di Piazza Fontana diede il via alla serie di attentati terroristici che segnarono gli anni di piombo in Italia.
Milano, 12 dicembre 1969, ore 16.37. Una bomba piazzata all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura esplode causando 18 vittime e 88 feriti. Nello stesso giorno in piazza della Scala viene ritrovata un’altra bomba, fortunatamente inesplosa, mentre a Roma altri tre attentati provocano il ferimento di 16 persone.
Iniziava così, 51 anni fa, con la strage di Piazza Fontana, il periodo più complicato del dopoguerra in Italia, quello segnato dalla cosiddetta “strategia della tensione”. Da quel momento il terrorismo divenne infatti il file rouge degli anni di piombo, periodo caratterizzato da numerosi attentati. Tra i più rilevanti, la strage di Piazza della Loggia e dell’Italicus nel 1974, e la la strage di Bologna nel 1980.
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Strage di Piazza Fontana: mai puniti i responsabili
Cinquantuno anni dopo la “madre di tutte le stragi”, non si conoscono ancora i nomi degli esecutori materiali dell’attentato. Le indagini, prima di arrivare a un esito finale, sono state particolarmente lunghe e travagliate, con numerosi anarchici e neofascisti prima imputati a vario titolo e poi assolti in sede giudiziaria.
L’ultimo processo della Cassazione è datato 2005 e stabilisce che a compiere la strage di Piazza Fontana fu un gruppo eversivo di estrema destra, Ordine Nuovo, guidato da Franco Freda e Giovanni Ventura, tuttavia non più perseguibili in quanto assolti con sentenza definitiva nel 1987 da un’altra Corte d’appello. Per gli esecutori materiali dell’attentato terroristico non è invece mai stata emessa alcuna sentenza.
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La commemorazione per il 51esimo anniversario della strage
Nel pomeriggio di oggi, sabato 12 dicembre, alle ore 16.30 si terrà a Milano, in Piazza Fontana, la cerimonia di commemorazione delle vittime in occasione del 51esimo anniversario della strage. Sarà presente anche il Sindaco Giuseppe Sala.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha scritto su Facebook un post ricordando che la ferita è ancora oggi aperta: “Dopo oltre 50 anni non dimentichiamo le vittime della strage e riaffermiamo i nostri principi costituzionali di libertà e democrazia. Il terrorismo non vincerà mai sulla vita”.