Alcuni anni fa l’uomo ricattò la donna fingendosi un carabiniere. Adesso che lei è diventata carabiniera, il responsabile del revenge porn è sotto processo.
La vicenda è accaduta a Torino diversi anni fa, ma è finita in tribunale solo recentemente. La donna, che oggi ha 33 anni, al tempo aveva 19 anni e aveva conosciuto l’uomo sul web. Lui per ingannarla si era presentato come suo coetaneo e carabiniere, sfruttando il fatto che la giovane volesse arruolarsi nell’Arma dei carabinieri e offrendole qualche finto consiglio.
La ragazza si fidò di lui: pur senza mai incontrarsi, i due iniziarono una relazione a distanza. Ma quando la carabiniera decise di troncare il rapporto iniziarono le minacce e le persecuzioni. “Mandami altre foto o creo un cd con quelle che ho già e le spedisco ai tuoi superiori”, le scriveva l’uomo per intimorirla.
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La denuncia e il processo per il finto carabiniere
La persecuzione ai danni della ragazza, pur essendosi interrotta circa cinque anni fa, è durata per nove anni. La donna ha trovato il coraggio di denunciare lo stalker confidandosi con i suoi colleghi e rivolgendosi all’avvocato Valerio D’Atri.
Dalle indagini è emerso che il responsabile del revenge porn verso la carabiniera è un uomo di 57 anni residente nel Bresciano. Si è scoperto che lo stalker in realtà non ha mai fatto parte dell’Arma dei carabinieri ed è stato mandato sotto processo nei primi giorni di dicembre.
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Per lui l’accusa del pm Paolo Scafi della Procura di Torino è di violenza sessuale e atti persecutori. Pur non essendosi mai visti di persona, secondo l’accusa l’uomo avrebbe costretto la ragazza a compiere atti sessuali contro la sua volontà, violentandola virtualmente e ricattandola ripetutamente.