Renzo Montagnani: l’attore era costretto a recitare in commedie sexy

Renzo Montagnani, il suo volto è associato alle commedie sexy italiana ma ha recitato anche Shakespeare: perché faceva quei film

I film della commedia sexy all’italiana appartengono a un vero e proprio genere cinematografico che tanto “basso” e disdicevole non era. O meglio, lo era per la società bacchettona e ben pensante dell’epoca. Renzo Montagnani è il volto di quella commedia: il marito geloso, tradito o l’uomo che osserva di nascosto le donne che si spogliavano.

Il suo volto viene associato a quel genere ma Montagnani è stato tanto altro: attore shakespeariano, toscano “da mille generazioni”, diceva, anche se nato ad Alessandria nel 1930. Amato dalla critica e dal pubblico perché era chiaro che con quel genere poco c’entrava, anche se non era tutto da buttare.

La commedia sexy all’italiana, infatti, era la rappresentazione dell’Italia “rivoluzionaria” che cambiava. Figlia del ’68 nel linguaggio nella e per la liberazione sessuale con i giovani che stavano beneficiando del boom economico e si affacciavano ai vizi e alle virtù del mondo adolescenziale per natura ma anche per sfuggire agli anni di piombo.

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Montagnani è anche il barista Necchi nel secondo e terzo capitolo di Amici miei, un personaggio tra il serio e faceto, come tutta la trilogia dove si ride sulle riflessioni di uomini soli che con le “bischerate” cercano anche loro di fuggire dai propri problemi.

Tutti all’epoca e ancora pongono la stessa domanda: perché un attore come lui, con quel talento, ha sempre accettato i ruoli nelle commedie sexy? Risposta facile quanto naturale: per necessità.

Montagnani aveva un figlio gravemente ammalato per delle lesioni subite durante il parto nel 1967. Daniele, questo il suo nome, era dunque un bambino all’epoca della massima popolarità del padre, ed era ricoverato presso una clinica di Londra. I film di quel genere, si sa, costavano poco realizzarli ma incassavano tantissimo.

Gli attori non guadagnavano ovviamente quanto registi e produttori, ma Montagnani accettava tutto pur di lavorare e sostenere quelle spese familiari. In pochi nel mondo dello spettacolo sapevano questa storia. Chi l’ha conosciuto ha sempre raccontato che si è sempre portato dietro una vena malinconica per quel figlio, pur facendo ridere moltissime persone.

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Una malinconia che si è portato dentro fino all’ultimo giorno quando a 67, il 22 maggio 1997, ucciso da un tumore ai polmoni. Oggi riposa a Londra, accanto al figlio Daniele, morto a causa di un cancro al pancreas nel 2004.

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