Dpcm Natale, spostamenti tra Comuni: ecco chi può muoversi

Il governo ha confermato che non è prevista alcuna modifica al Dpcm del 3 dicembre per consentire gli spostamenti tra Comuni a Natale: vediamo chi potrà muoversi e perché.

dpcm natale: spostamenti tra comuni
Emanuele Cremaschi/Getty Images

Il Natale al tempo del coronavirus incombe e gli italiani si preparano a festeggiarlo secondo le regole imposte dal governo con l’ultimo Dpcm, entrato in vigore venerdì 4 dicembre. Tra le restrizioni che più hanno fatto discutere vi sono quelle relative ai viaggi: il giorno di Natale e di Santo Stefano non solo saranno vietati gli spostamenti tra Regioni, ma anche quelli tra Comuni.

La misura ha creato un forte dibattito tra il governo e le Regioni, che vorrebbero tutelare soprattutto i piccoli Comuni e borghi italiani, i cui abitanti si sentirebbero discriminati rispetto a quelli residenti nelle grandi città a causa del totale divieto di raggiungere le famiglie che vivono anche solo a pochi chilometri di distanza.

Tuttavia dall’esecutivo è emersa la volontà di andare avanti con la linea dura. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già confermato che non è prevista alcuna deroga agli spostamenti nei giorni 25 e 26 dicembre. L’unico spiraglio potrebbe arrivare ormai da un’eventuale proposta parlamentare, che ad oggi non sembra però essere nei programmi.

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Le regole per gli spostamenti a Natale

Il divieto di uscita dalla propria Regione è confermato dal 21 dicembre al 6 gennaio, se non per comprovati motivi di lavoro, di salute, di necessità o per rientrare nella propria abitazione (intesa come quella in cui si vive con continuità). Il 25 e il 26 dicembre sarà vietato anche recarsi in un Comune diverso dal proprio. Ma vediamo nel dettaglio le regole relative alle restrizioni nel giorno di Natale.

Autocertificazione. Per motivare qualsiasi spostamento sarà necessario compilare l’autocertificazione e gli unici movimenti giustificati riguardano le comprovate esigenze lavorative, le situazioni di necessità e i motivi di salute.

Coprifuoco. Resterà in vigore il divieto di uscire di casa senza un motivo valido dalle 22 alle 5 del mattino.

Messa di Natale. Il 24 dicembre la messa dovrebbe essere celebrata intorno alle 20 per consentire ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Ci si potrà recare solo presso le chiese del proprio Comune di residenza.

Festeggiamenti. Il governo ha raccomandato di festeggiare il Natale solo con i familiari conviventi, senza imporre alcun limite al numero massimo di persone in casa. La visita ai parenti di un Comune diverso non è consentita.

Seconda casa. A meno che non si presentino situazioni di emergenza (crolli, rottura di impianti ecc) non è consentito lo spostamento. Il rientro alla propria abitazione, residenza o domicilio è invece permesso, purché sia quella in cui si vive regolarmente.

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Ricongiungimenti familiari. Vietato andare a trovare i parenti residenti in Comuni diversi dal proprio. I genitori separati possono invece andare a trovare i figli minorenni che vivono con l’altro genitore, anche in Comuni diversi, purché l’abitazione sia quella principale. Le coppie lontane conviventi possono ricongiungersi solo nella residenza principale e non nella seconda casa.

Assistenza. Tra le situazioni di necessità che giustificherebbero gli spostamenti vi sono quelle legate all’assistenza a persone non autosufficienti. Assistere invece gli anziani soli non rientra tra le situazioni di necessità esplicitate dal governo.

Gli esenti dal divieto di spostamenti. I volontari della Protezione civile e tutti coloro che sono impegnati per fronteggiare l’emergenza sanitaria, come quelli della Croce Rossa, possono muoversi liberamente. Per controllare il rispetto delle regole sulle strade saranno distribuiti in tutta Italia 70mila agenti.

Sanzioni. In caso di violazione delle restrizioni la multa oscilla tra 400 e 3000 euro, rischiando a seconda del caso anche una denuncia penale.

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