Ajax-Atalanta: Tabellino e Highlights – In un mmomento più che turbolento per il proprio spogliatoio, dopo il litigio tra il tecnico Gian Piero Gasperini e il capitano Alejandro Gomez, l’Atalanta deve portare assolutamente a casa dall’Amsterdam Arena uno dei due risultati che ha a disposizione contro l’Ajax. In palio l’accesso agli ottavi di finale di Champions League che, anche quest’anno, potranno rappresentare già un’ottima meta per la Dea, anche in termini economici. Un po’ la condizione fisica non ottimale, un po’ le possibili voci di dimissioni dell’allenatore dei bergamaschi il clima di una tregua armata si percepisce sin dai primi minuti, con l’Atalanta imprecisa in più occasioni. L’Ajax è costretto a vincere contro i nerazzurri, proponendosi in attacco più volte, ma eccetto una parata di Gollini su un colpo di testa in area sul finale della prima frazione di gioco, le occasioni da gol latitano. La squadra ospite è poco propositiva. prova a ripartire con Gomez e Zapata, schierato al’ultimo dal primo minuto a dispetto delle attese della vigilia, ma manca il guizzo giusto per sorprendere la difesa olandese.
La difesa atalantina rischia più volte, ma tiene, anche all’inizio della ripresa, ma il risultato di 0-0, per quanto possa premiare la Dea, è molto rischioso da mantenere. Nel corso dei minuti i bergamaschi guadagnano però metri in avanti e si rendono più pericolosi, con diversi anticipi della retroguardia di Ten Hag in affanno sia su Zapata, sia sui difensori abili di testa Djimsiti e Romero. la partita però non si sblocca. Il tecnico degli olandesi decide allora di incrementare la potenza di fuoco, pur di trovare un gol decisivo per i suoi. Dentro Huntelaar ed Ekkelenkamp, schierando di fatto quattro attaccanti, ma in questo modo scopre la squadra anche di fronte alle incursioni dgli atalantini. Onana è presto costretto a un paio di parate fondamentali al 65′, ma l’Ajax resiste e riparte. Brividi per i bergamaschi al 67′ per una svista difensiva e il dubbio su un intervento difensivo su Huntelaar che rischiava di essere fischiato come rigore, ma l’arbitro Del cerro Grande è sicuro e ribadisce che non c’e nulla.
L’Atalanta però continua rischiare, forse troppo, senza che Zapata e gli altri giocatori offensivi di bergamaschi riescano a rialzare il baricentro della squadra. L’occasione clamorosa per l’Ajax arriva al 74′ con Klaasen, che si ritrova letteralmente il pallone a tre metri da Gollini, ma l’estremo difensore atalantino respinge la conclusione ravvicinata compiendo un miracolo, parando di piede. Di certo il centrocampista degli olandesi poteva fare molto meglio in questa occasione. Per riguadagnare metri, Gian Piero Gasperini sceglie Muriel dalla panchina per l’ultimo quarto d’ora più recupero di una partita finora troppo sofferta. Dopo qualche minuto l’Ajax resta però in dieci per una gomitata di Gravenberch al Papu Gomez. Espulsione per il centrocampista di padroni di casa anche se l’intervento non appariva volontario, per quanto abbia colpito in pieno il capitano dei bergamaschi. Con la superiorità numerica Muriel trova subito un’occasione da rete, ma il colpo di testa è impreciso e finisce alto. Non era comunque una conclusione scontata per il colombiano. Con una conclusione lontana dalla porta di Gollini ci riprova l’Ajax all’84’, ma il pallone finisce lontano dallo specchio, perdendosi sul fondo. Nel pieno dell’ultimo assalto degli olandesi è l’Atalanta a trovare in contropiede il gol tanto sperato. Tagliando il campo in posizione regolare, su assist di Freuler, con la sua velocità il tiro incrociato dalla sinistra trova la porta dopo aver saltato perfino Onana. Una rete preziosissima che vale definitivamente gli ottavi di finale, ma dopo molti, se non troppi rischi per quanto ha saputo mostrare la Dea in passato, anche in Champions League. Nel finale non sono però mancate le opportunità per raddoppiare e mettere il sigillo definitivo sulla qualificazione, specialmente con un Pessina migliore in campo che avrebbe meritato il gol.
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Reti: Muriel 85′
Ajax (4-3-3): Onana, Tagliafico (Huntelaar 63′), Martinez (Timber 92′), Schuurs, Mazraoui, Gravenberch, Labyad Ekkelenkamp 63′), Klaasen, Tadic, Brobbey (Promes 46′), Santos.
Allenatore: Erik Ten Hag
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi, Gosens (Palomino 79′), Freuler, De Roon, Hateboer, Pessina, Gomez, Zapata (Muriel 78′).
Allenatore: Gian Piero Gasperini
Arbitro: Carlos Del Cerro Grande
Ammoniti: Gravenberch, Tagliafico, Hateboer, Freuler
Espulsi: Gravenberch
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