Un assurdo sabato pomeriggio di “rivolta” si è verificato a Roma tra la Terrazza del Pincio e Piazza del Popolo, una mega rissa tra giovani avviata per futili motivi: il video
Una rissa per “scaricare la tensione di stare sempre chiusi in casa”, una rissa per “sentirsi vivi” sono questi alcuni dei commenti letti sui social, in particolare su Instagram e TilTok, che da ieri, sabato 5 dicembre, sono letteralmente esplosi per dare conto di quanto accaduto a Roma tra la Terrazza del Pincio e Piazza del Popolo, il “salotto buono” della Capitale.
Partiamo dai fatti. Sono le 17.30 di sabato 5 dicembre, nel giro di mezz’ora i bar non potranno più distribuire le bevande, nel giro di quattro ore scatterà il coprifuoco. Accade così che un immenso gruppo di adolescenti e neo maggiorenni, che si è precedentemente dato appuntamento via social per chiarire alcune divergenze, decide di “scaldare l’ambiente”.
Parte tutto da un apprezzamento troppo colorito nei confronti di una ragazza, ma poteva succedere anche per un’esultanza troppo animata per il gol di Milinkovic-Savic allo Spezia, sarebbe cambiato poco. Sta di fatto che partono i primi spintoni.
Gli spintoni diventano schiaffi, gli schiaffi diventano pugni, i pugni diventano colluttazioni e le colluttazioni si moltiplicano. Nel giro di dieci minuti il gruppone si “anima” e parte una vera mega rissa. Una sorta di versione aggiornata e corretta di “Fight Club”. L’adrenalina scorre a fiumi, le urla si moltiplicano. Il gruppo dei “combattenti” decide così di scendere a Piazza del Popolo e di proseguire lo “spettacolo” sotto le luci delle Chiese Gemelle. Un vero e proprio “pomeriggio di un giorno da cani”.
Alle 17.50 alla sola camionetta della Polizia che sta presidiando la zona se ne aggiungono altre quattro. Gli agenti, a fatica, riescono a disperdere la folla ma, purtroppo, non riescono ad identificare nessuno. Nei Pronto Soccorso di Roma non si segnalano feriti per rissa.
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E’ stato tutto un “gioco”, una “rivolta contro il Covid-19”, “un tajo”, “un modo pe fasse sentì”. Quattro gli elementi che emergono con drammaticità. Il primo la totale assenza di controllo sia del territorio che da parte delle famiglie dei ragazzi. Il secondo il totale spregio delle regole, i ragazzi nel 95% dei casi erano senza mascherina o se la sono tolta nell’atto di iniziare la rissa. Il terzo il più drammatico, i futili motivi. Il quarto aggiungetelo voi, noi abbiamo davvero perso le parole.
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