Tre dipendenti dell’agenzia di pompe funebri hanno scattato due foto con la salma di Maradona prima di chiudere la bara.
Rabbia e indignazione per il macabro gesto di tre impiegati dell’agenzia di pompe funebri Pinier, che si sono voluti fare una foto ricordo con la salma di Maradona dentro la bara. Le foto shock hanno fatto rapidamente il giro del mondo attraverso i social.
La caccia ai responsabili degli oltraggiosi scatti è partita immediatamente. I tre hanno agito durante il trasporto della salma dall’abitazione di Tigre, in cui è morto l’ex campione argentino, al palazzo presidenziale. Le pompe funebri protagoniste del terribile gesto sono le stesse che hanno organizzato la camera ardente per il Pibe de Oro all’interno della Casa Rosada.
La ditta ha fatto sapere di aver già provveduto al licenziamento di uno dei responsabili e che a breve la stessa sorte spetterà agli altri due. Matias Morla, l’avvocato di Maradona, ha promesso conseguenze legali per fare giustizia sul gesto irrispettoso dei tre dipendenti delle pompe funebri, “colpevoli di un atto oltraggioso e aberrante”.
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Le scuse dell’agenzia Sepelos Pinier per le foto con la salma di Maradona
L’impresa di pompe funebri ha cercato subito di risalire alla dinamica dei fatti e a trovare i responsabili, scusandosi ufficialmente per quanto avvenuto. “Proviamo vergogna – si legge nella nota – perché Diego era tutto per tutti. Non pensavamo che una cosa del genere sarebbe mai potuta accadere”.
Contattata dal quotidiano La Nacion, la ditta Pinier, che è a conduzione familiare, ha spiegato che in realtà i tre autori degli scatti non sarebbero loro dipendenti diretti, ma tre addetti incaricati del trasporto degli addobbi per il funerale. Le foto sarebbero state realizzate approfittando della breve assenza dei titolari dell’agenzia.
Come imposto dalla famiglia dell’argentino e dalle forze dell’ordine, i tre non avrebbero potuto tenere con sé i cellulari nella stanza in cui si trovava la salma di Maradona.
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