Napoli piange Maradona: lutto cittadino tra veglia e ricordi

I tifosi di Napoli si sono radunati davanti ai murales dedicati a Maradona e allo stadio San Paolo, rimasto illuminato per tutta la notte.

Napoli piange Maradona
@GoalItalia (Twitter)

Il mondo del calcio piange la scomparsa improvvisa della “Mano di Dio” e la città di Napoli si risveglia nello sconforto. Durante la notte numerosi tifosi si sono dati appuntamento fuori dallo stadio San Paolo e davanti ai murales dei Quartieri Spagnoli e di San Giovanni a Teduccio per rendere omaggio al loro idolo calcistico, morto a 60 anni per un arresto cardiorespiratorio.

Diego Armando Maradona conquistò a Napoli i primi e unici due scudetti nella storia del club, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Tra lacrime, bandiere, striscioni, fumogeni e cori, i napoletani hanno dato il loro ultimo saluto all’ex campione argentino. “Mamma mamma mi batte el corazon, ho visto Maradona, ho visto Maradona e innamorato son” è stata la colonna sonora della lunga e triste notte di Napoli.

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La proposta: “Intitolare lo stadio a Maradona”

Lo stadio San Paolo di Fuorigrotta è rimasto illuminato per tutta la notte per dare un tributo a Maradona. Fuori dall’impianto tanti tifosi si sono radunati per ricordare la loro “Mano di Dio” e posare un mazzo di fiori in quello che è stato il grande tempio dell’argentino. All’esterno della Curva B è stato esposto uno striscione: “O re immortale, il tuo vessillo mai smetterà di sventolare”.

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che ha proclamato il lutto cittadino, ha proposto su Twitter di intitolare lo stadio San Paolo a Diego Armando Maradona. Anche il patron del Napoli, Aurelio De Laurentis, ha aperto al cambio di nome dell’impianto sportivo: “Potrebbe essere un’idea chiamarlo San Paolo-Maradona”.

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