Cordoglio unanime o quasi per la morte di Maradona, choc in radio nella trasmissione ‘La Zanzara’: “Non si piange un cocainomane”.
Sicuramente è stato quasi unanime il cordoglio per la morte di Diego Armando Maradona, l’ex Pibe de Oro stroncato ieri da un infarto all’età di 60 anni. Una vita turbolenta la sua: il capitano dell’Argentina Mondiale nel 1986, simbolo del calcio riconosciuto universalmente, forse il più grande giocatore di tutti i tempi, vinse tutto con il Napoli. Per questa ragione, anche in Italia è grande la commozione per la sua morte.
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“Non si può piangere un cocainomane, né per un calciatore”, frasi polemiche su Maradona
Non tutti però sembrano unirsi nel cordoglio o meglio c’è chi pensa bene di fare polemica in un momento in cui andrebbe celebrato il campione e quello che ha fatto non solo nei campi di calcio, ma anche con le sue battaglie per la dignità dell’Argentina e di tutta l’America Latina. Il Pibe de Oro non era infatti solo il simbolo di un calcio che non c’è più e che ha rappresentato degnamente anche in Italia, negli anni in cui il nostro campionato era il più bello del mondo. Era un combattente, anche eccessivo nei modi, che ha partecipato anche in prima persona a diverse battaglie.
Un giudizio unanime anche questi, ma c’è una “macchia” nella sua carriera e nella sua vita che qualcuno oggi sceglie di mettere in evidenza: i suoi eccessi e i suoi abusi, in particolare quello di cocaina. Così, nel corso della nota trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’, in onda su Radio24, Giuseppe Cruciani commenta così la notizia della sua morte, tirando in ballo il collega David Parenzo: “Prima, fuori dalla trasmissione, mi ha detto che era anche un cocainomane. Non era un esempio, lo hai detto tu, non si può piangere un cocainomane”. La replica di Parenzo: “Ho detto semplicemente che è stato un eroe nazionale, ma che fosse un noto cocainomane non lo dico io. Non piangerei mai per un giocatore di pallone”. Toni eccessivi i loro e un teatrino che almeno oggi si poteva risparmiare.
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