L’uomo ha prima ucciso la moglie con un coltello da cucina, poi ha chiamato i carabinieri. Il femminicidio è stato compiuto a Codoneghe in provincia di Padova.
Proprio nella giornata contro la violenza sulle donne, da Padova arriva la tragica notizia dell’ennesimo femminicidio. Durante la notte a Codoneghe un uomo ha assassinato la moglie colpendola mortalmente al petto con un coltello da cucina. L’uxoricida, Jennati Abdefettah, magazziniere di 40 anni, ha chiamato il 112 subito dopo aver ucciso la donna e si è costituto.
La vittima, Abioui Aycha, di 30 anni, è stata trovata senza vita distesa sul suo letto. Sul posto della tragedia sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo, il medico legale e il pm. L’assassino è stato arrestato e si trova adesso alla Casa circondariale di Padova. La coppia aveva tre figli, che sono stati affidati alla vicina amica della donna uccisa.
In passato sembra che la vittima avesse già denunciato il marito in seguito al suo comportamento violento, per poi ritrattare. Ancora sconosciuti i motivi del femminicidio: a scatenare la violenza dell’uomo potrebbe essere stato uno scatto di gelosia.
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Violenza sulle donne: numeri preoccupanti
Oggi è la Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, ma nelle ultime ore si sono registrati gli ennesimi femminicidi in Italia. Secondo l’analisi della Direzione centrale della polizia criminale, nei primi nove mesi del 2020 si è verificato un aumento dei casi rispetto allo stesso periodo del 2019, con un incremento del 7,3%. I motivi più frequenti sono legati a liti e a motivi passionali.
“Un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un lungo messaggio, sottolineando che le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache. “Alla base delle violenze – si legge nella nota – vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su un reciproco riconoscimento di parità”.
“Per bandire ogni forma di violenza, sessismo e discriminazione servono educazione, istruzione, famiglia e scuola”, ha spiegato in un videomessaggio la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. “I numeri sono di una mattanza inaccettabile e rappresentano la nitida fotografia di un fenomeno drammatico che negli ultimi mesi di pandemia si è ulteriormente aggravato”.
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