Mentre l’esecutivo pensa allo stop di impianti e piste da sci per le vacanze natalizie, i campioni azzurri si mostrano favorevoli all’apertura.
In vista del Dpcm del 3 dicembre, il governo deve decidere se riaprire o meno le piste da sci per le vacanze di Natale. Un tema spinoso, che da una parte interessa l’economia di un intero settore che potrebbe andare verso ingenti perdite nel suo periodo più virtuoso, ma che dall’altra potrebbe favorire pericolosi assembramenti o addirittura focolai, come già accaduto nei mesi scorsi in montagna.
Secondo le indiscrezioni, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte sarebbe orientato a mantenere una linea dura prorogando la chiusura delle stazioni invernali. Nel dettaglio, Palazzo Chigi starebbe studiando un’iniziativa estesa a livello europeo per evitare sul nascere il possibile arrivo della terza ondata del coronavirus.
I Presidenti delle Regioni e gli operatori commerciali non sarebbero però della stessa opinione e in attesa della decisione del governo sono state approvate le nuove linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle strutture sciistiche. Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che l’approvazione del piano vuole essere un “contributo propositivo per non creare danni irreversibili all’economia della montagna”.
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A favore della riapertura arrivano anche gli illustri pareri di chi nello sci ha trovato il successo. La detentrice della coppa del mondo Federica Brignone ha spiegato all’Ansa l’importanza di tenere aperti gli impianti a Natale: “Sarebbe un segnale positivo per tutti. Con le stazioni chiuse il danno sarebbe irreparabile. Si tratta di un’occasione importante – sottolinea la campionessa – per famiglie e ragazzi per stare all’aria aperta, seguendo le regole di uno sport che non è pericoloso”.
Dello stesso parere è l’ex campione mondiale Alberto Tomba, che evidenzia la sicurezza della disciplina: “Si tratta di uno sport individuale e all’aperto. Sciando non ci sarebbe alcun problema di distanziamento”. E sulle misure anti-covid ricorda che non vi sarebbero problemi: “Già ora si usano normalmente protezioni della bocca e del viso”. A chi gli fa notare che le misure di sicurezza verrebbero meno nelle attività del dopo-sci e nei rifugi, Tomba risponde: “Come nei ristoranti, si potrebbero limitare gli accessi e rendere sempre obbligatorie sia le distanze che le mascherine”.
Insomma, il messaggio dei campioni azzurri al governo arriva forte e chiaro: riaprire le piste da sci in totale sicurezza è possibile.
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