Test rapidi Coronavirus: dubbi su efficacia, acquistati 10 milioni di pezzi

Polemica sui test rapidi per accertare il Coronavirus: dubbi su efficacia, acquistati 10 milioni di pezzi dal governo italiano.

(Pixabay)

I test rapidi acquistati dal commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, non sarebbero completamente efficaci. Anzi, sarebbero in gran parte inefficaci. Il test si chiama Biocredit Covid-19 Ag e di fatto funziona come un test di gravidanza. Dispositivo di fabbricazione coreana, per Arcuri funziona: “L’analisi sull’efficacia è stata oggetto del lavoro di una commissione in cui vi erano due autorevolissimi membri del Cts”, ha detto in conferenza stampa il commissario per l’emergenza.

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I test rapidi per il Coronavirus funzionano? Tutti i dubbi

Ma la rivelazione del Journal of Clinical Virology, un’importante rivista scientifica, afferma il contrario. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista, l’efficacia di Biocredit Covid-19 Ag si attesta tra l’11,1% e il 45,7%. In sostanza, nella migliore delle ipotesi, solo in quattro casi su dieci questo test è affidabile. Intanto, però, il governo ha acquistato dieci milioni di questi test rapidi, per cifre che vanno da 3,05 € a 3,50 € ognuno. Questo vuol dire che sarebbero stati spesi complessivamente circa 33 milioni di euro.

Un giallo la validazione ufficiale di questi test fatta dalle autorità competenti, mentre gli unici dati che sono reperibili riguardo l’efficacia dei test rapidi arrivano proprio dall’azienda sudcoreana che produce Biocredit Covid-19 Ag. Secondo l’azienda, infatti, il test avrebbe una sensibilità superiore al 90%. Un numero questo che come abbiamo visto è decisamente smentito dallo studio reso pubblico dal Journal of Clinical Virology.

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