Marica Mosti, ex compagna del noto testimone di giustizia, Gian Franco Franciosi, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Fanpage.
La storia del famoso testimone di giustizia Gian Franco Franciosi ha ispirato la serie televisiva “Gli Orologi del Diavolo”, in onda su Rai Uno con Beppe Fiorello. Da quanto emerge da un’intervista esclusiva della ex compagna Marica Mosti a Fanpage, il vero volto dell’uomo sarebbe però molto diverso rispetto a quanto appare nella fiction.
“Parlo perché non voglio che passi per un eroe, ha fatto male a troppa gente”, ha rivelato l’ex di Franciosi, che è anche la madre dei sui due unici figli. La donna è stata la compagna dell’uomo dal 1997 al 2010.
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Marica Mosti racconta la sua versione su Gian Franco Franciosi
Sono dichiarazioni forti, quelle rilasciate a Fanpage da Marica Mosti nei riguardi dell’ex testimone di giustizia. Secondo quanto raccontato dall’ex compagna, Franciosi sarebbe stato un consumatore e trafficante di cocaina, e anche autore di maltrattamenti nei suoi confronti, oltre ad essere menefreghista verso i loro figli.
La donna definisce il testimone di giustizia come “una persona vittima di se stessa, un narcisista patologico”, raccontando che assumeva cocaina in grandi quantità a tutte le ore del giorno. “Siamo tornati dalla Spagna perché dei siciliani lo volevano fare fuori, non so per quale sgarro, e l’auto su cui viaggiavamo era piena di cocaina. Se ci avessero fermato, ci avrebbero arrestati e tolto i bambini. Io l’ho scoperto dopo”, rivela Marica Mosti.
Secondo l’eloquente racconto, Franciosi avrebbe messo le mani addosso alla sua ex compagna più di una volta. “Non voglio il suo male, è sempre il padre dei suoi figli”, ha spiegato Mosti quando le è stato chiesto perché non lo avesse denunciato, aggiungendo però che una volta lo ha fatto perché l’uomo non pagava gli alimenti, “ma in tribunale si sono persi il fascicolo, mi disse l’avvocatessa”.
La donna racconta di averlo sempre aiutato e sostenuto anche dopo essere finito in carcere, sia in Francia che a La Spezia: “Io ho fatto cose per lui che sfido chiunque”. Quando tornò a casa dalla Francia le sue condizioni di salute erano peggiorate: “Le pillole che si vedono nella fiction gliele davano davvero in carcere – rivela Marica Mosti – Non lo riconoscevo più”.
E nella serie “Gli Orologi del Diavolo” l’ex compagna di Franciosi spiega che “delle cose vere ci sono, ma tante sono state modificate”. Per esempio racconta che Tortellino, l’uomo della banda della Magliana ucciso nel 2005, non lo conosceva quasi e non è vero che era un suo cliente. “Lui ha sempre raccontato che quando uccidono Tortellino, si convince ad andare dalla polizia, dicendo che lavorava per lui e lo credeva un proprietario di centri diving. Ma tutti, Gianni compreso, sapevano che trafficava con la cocaina”.
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