Coronavirus, il piano per la distribuzione del vaccino Pfizer
Questa volta ci siamo davvero, a gennaio 2021 saranno a disposizione dei circa mille ospedali presenti su tutto il territorio nazionale un milione e ottocentomila dosi del vaccino Pfizer contro il coronavirus Covid-19, ecco quale sarà il piano per la distribuzione e come verrà assicurata la somministrazione. I dettagli.
L’annuncio della Pfizer
La notizia la rende nota l’edizione oggi in edicola del quotidiano di Roma “La Repubblica”. Il dado è tratto e le autorizzazioni annunciate la scorsa settimana del colosso farmaceutico sono in arrivo. Saranno oltre un miliardo le dosi complessive di cui, come detto, poco meno di due milioni saranno appannaggio dell’Italia
UPDATE: We are proud to announce, along with @BioNTech_Group, that our mRNA-based #vaccine candidate has, at an interim analysis, demonstrated initial evidence of efficacy against #COVID19 in participants without prior evidence of SARS-CoV-2 infection.
— Pfizer Inc. (@pfizer) November 9, 2020
Distribuzione del vaccino Pfizer contro il Coronavirus: il piano
Essendo un bene davvero prezioso e, a questo punto della diffusione della pandemia da coronavirus Covid-19, un bene di prima necessità il Governo ha messo a punto un piano per la distribuzione in sicurezza. L’obiettivo è quello di evitare assalti, isterie, l’accesso al vaccino da parte di chi è meno a rischio e, soprattutto, che il prezioso bene non finisca nelle mani della criminalità organizzata.
I tre capisaldi del Piano
Il piano è stato redatto dal Ministero della Salute e si basa su tre capisaldi. Il primo a distribuire il vaccino saranno le forze armate. Il secondo la messa in opera entro Natale di un migliaio di celle frigorifere con temperature a -70 gradi al fine di conservare intatte le caratteristiche del bene. Il terzo la scelta di chi dovrà usufruire da subito del vaccino.
I dati della distribuzione
Il primo punto è già smarcato, il Ministero della Difesa è già in preallarme. La logistica non sarà facile ma gli esperti del settore sono già al lavoro. Sul terzo punto la questione è aperta. Sicuramente sarà erogato alle categorie a rischio e in particolare alle persone anziane. Ma i numeri probabilmente al momento sono insufficienti. Posto che in Italia ci sono circa sette milioni di persone over 75 anni e che la distribuzione media del vaccino antinfluenzale è tra il 52 e il 54% ne resta comunque scoperta una parte consistente. Da segnalare, inoltre, che il vaccino è considerato dalla stessa Pfizer efficace nel 90% dei casi. Il contro è presto fatto. A gennaio 2021 il vaccino è in grado di coprire il 25% della popolazione complessiva, il 50% di quella che normalmente viene vaccinata. La strada non è breve e nemmeno facile, ma il primo passo è stato compiuto.
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