L’Italia corre verso il lockdown, il 15 la decisione di Conte: ecco quanto durerà

L’Italia corre veloce verso il lockdown: la decisione di Conte il 15

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Ieri sera, 9 novembre, la cabina di regia del monitoraggio per la diffusione della pandemia da coronavirus Covid-19 ha consigliato al Ministro della Salute Roberto Speranza di passare cinque regioni dell’Italia da zona gialla a zona arancione, ma la decisione potrebbe essere insufficiente, da questa mattina, infatti, circola con insistenza la voce secondo cui il premier Giuseppe Conte, stando alla situazione attuale, potrebbe ricorrere ad un nuovo lockdown generalizzato. I dettagli.

Parlano fonti vicine al Governo

La notizia viene riferita, con dovizia di particolari, alla Redazione di Cronaka12 da fonti dirette e autorevoli in seno al Governo italiano. Stando a quello che si apprende, se la curva dei dati continua ad essere quella dei mesi di ottobre e novembre, ieri altri 25.271 nuovi contagi e 356 persone decedute, il premier Conte attiverà le procedure per un nuovo lockdown generalizzato.

Le motivazioni

Le motivazioni sono chiare. E’ ormai vicina la soglia “psicologica” del milione di contagi, sarà superata tra oggi e domani. E, in parallelo, sale il rischio, estremamente preoccupante, di sottoporre la sanità pubblica ad una pressione insostenibile. In alcune regione i posti di terapia intensiva sono al limite.

Nuovo lockdown per l’Italia, la decisione di Conte arriverà il 15

Giuseppe Conte seguirà l’evoluzione dei dati da oggi, 10 novembre, fino a domenica 15. Se non c’è l’inversione di tendenza auspicata con il passaggio di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria a zona arancione scatterà la decisione inevitabile. Decisione, peraltro, caldeggiata con forza dalla Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici che da almeno tre giorni invoca il provvedimento.

Quanto durerà il provvedimento

Il nuovo lockdown, secondo quanto apprende Cronaka12, dovrebbe durare fino alla messa in circolazione del vaccino della Pfizer. Si parla di 1,7 milioni di dosi pronte per gennaio 2021. Giusto in tempo per evitare che una terza ondata dalle pandemia possa colpire in pieno inverno la già stremata Penisola italiana.

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