MotoGp, doping: Iannone squalificato per 4 anni

MotoGp, il Tas squalifica il pilota dell’Aprilia Iannone fino al dicembre 2023. Annullati i risultati dal 1 novembre 2019

Iannone
(Getty Images)

Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha squalificato il pilota della MotoGp Andrea Iannone per 4 anni causa doping a decorrere dal 17 dicembre 2019. Il Tribunale ha anche annullato tutti i risultati ottenuti dal pilota a partire dal 1 novembre 2019 quindi la perdita di punti, premi e medaglie.

Fu di diciotto mesi la prima squalifica per il pilota italiano, fino al giugno 2021, nonostante fu confermata che la presenza della sostanza dopante, il drostanolone, avvenne tramite contaminazione alimentare quando mangiò la carne prima del Gran Premio di Malesia del novembre 2019.

Il mese scorso, il 15 ottobre, il pilota era presente al Losanna per l’appello contro quella decisione ma il Cas (Court of Arbitration for Sport) non solo ha respinto il ricorso ma ha anche accolto la richiesta inasprita dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) che aveva chiesto i quattro anni di squalifica.

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Andrea Iannone squalificato, in pista di nuovo a 34 anni: la carriera


Il gruppo che ha giudicato Iannone era composto dal medico franco-iraniano Hamid G.Gharavi, il presidente, e dai co-arbitri, l’italiano Franco Frattini (ex ministro degli Esteri nei governi Berlusconi) ed l’inglese Michael J. Beloff.

A questo punto la carriera del pilota abruzzese può dirsi compromessa visto che potrà tornare in pista quando avrà 34 anni. Dal 2013 al 2016 è stato pilota della Ducati poi due stagioni con la Suzuki nelle annate 2017-2018. Ultima casa poi la team Aprilia Racing Team Gresini.

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